Armi chimiche, la Siria accetta la proposta russa

di Redazione

 DAMASCO. Il governo siriano ha accettato la proposta della Russia di porre le sue armi chimiche sotto controllo della comunità internazionale per evitare un possibile attacco militare statunitense.

A renderlo noto è stata l’agenzia russa Interfax citando il ministro degli Esteri siriano. “Abbiamo avuto una serie di colloqui molto positivi lunedì con il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, che ha avanzato una proposta relativa alle armi chimiche. E in serata abbiamo acconsentito alla proposta russa”, ha scritto Interfax citando il ministro, Walid al-Moualem.

Ma l’apertura del regime non sembra fare presa sul segretario di Stato americano, John Kerry. “Non abbiamo altra scelta che rispondere al regime di Assad“, ha detto parlando in Congresso. “Non è stato il presidente Obama a scegliere l’intervento, ma siamo a questo punto perché un dittatore ha lanciato armi letali, armi chimiche sul suo popolo, uccidendo 1.400 innocenti”.

“Sta a Russia e Siria dimostrare che la proposta sulla consegna delle armi chimiche è genuina”, fa sapere intanto, attraverso il suo portavoce, il premier britannico, David Cameron. Mentre il portavoce della Casa Bianca, Jay Carnay, spiega che il presidente chiederà comunque al Congresso di autorizzare l’uso della forza.

Nella notte tra il 9 e il 10 settembre, intanto, il presidente Usa, Barack Obama, ha detto di vedere una possibile svolta nella crisi siriana dopo la proposta russa. “Continuo a preferire una soluzione diplomatica a questo problema”, ha detto alla Nbc Obama, aggiungendo tuttavia che la consegna dei gas tossici non risolverebbe “il terribile conflitto in corso all’interno della Siria”. “È possibile arrivare a una svolta”, ha poi aggiunto. Se da un lato gli Stati Uniti sembrano disposti a tentare la strada del negoziato diplomatico, dall’altro temono il rischio che Assad, accogliendo favorevolmente la proposta russa, stia solo cercando di arrivare a uno stallo per evitare un’azione militare americana.

Obama ha assicurato a Fox News che sulla Siria “seguiremo ogni via diplomatica. Ma il problema non è aver fiducia ma verificare la loro validità. Capire se fanno sul serio”. Se la proposta russa, che anche l’Iran ha detto di sostenere, fosse realmente accettata da Assad, sarebbe “possibile arrivare ad una svolta”, ha sottolineato il presidente americano alla Cnn.

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