PRESENZANO. Pensava che fornendo le generalità del fratello gemello lavrebbe fatta franca. Non è stato così per un 37enne di Presenzano, in provincia di Caserta.
Eugenio Caimano, questo il suo vero nome, nella mattinata di mercoledì, è stato arrestato dai carabinieri per resistenza a pubblico ufficiale. Luomo, che viaggiava a bordo di una Fiat Panda, era stato fermato per un controllo alla circolazione stradale ed alla richiesta di routine fatta dalle forze dellordine di fornire le generalità e di esibire un documento di riconoscimento e quelli di circolazione del veicolo, aveva fornito la carta didentità e la patente intestati a Raffaele Caimano, 37 anni, fratello gemello (omozigota).
I carabinieri, nellimmediatezza, non hanno riscontrato la sostituzione di persona, anche perché era notevole somiglianza, praticamente identici, tra la persona fermata (Eugenio) e leffige posta sui documenti di riconoscimento consegnati, corrispondenti, per lappunto, a Raffaele.
Tutto sarebbe filato liscio se luomo non avesse mostrato segni di insofferenza tali da indurre i militari ad approfondire il controllo con una perquisizione personale. E stato in quel momento che luomo si è dimenato dandosi alla fuga, a piedi, per vie circostanti venendo rincorso e bloccato dopo che più volte era riuscito a divincolarsi con strattoni e spintoni. Condotto in caserma Eugenio Caimano, pensando di non essere scoperto, non solo ha continuato a dichiarare di chiamarsi Raffaele ma ha anche sottoscritto gli atti con firma apocrifa che lo relegavano agli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo.
Naturalmente la verità è venuta a galla nel tardo pomeriggio e cioè nel momento in cui è giunto lesito dellimpronte digitali prelevate dai militari dellArma che ha consentito di svelare la vera identità dellarrestato, corrispondente in Eugenio Caimano, tra laltro già sottoposto alla misura cautelare dellobbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, oltre ad avere revocata la patente di guida.
Dovrà ora rispondere anche di guida senza patente, sostituzione di persona, false dichiarazioni sullidentità nonché del reato di evasione in quanto lo stesso, pensando che la sua vera identità non fosse mai emersa, alle ore 12.30 si era comunque presentato in caserma per adempiere allobbligo della firma.