Funerali del vescovo Farina, Sepe: “Simbolo di una Chiesa che vuole cambiare”

di Redazione

 CASERTA. “Questa mattina ho parlato con il Santo Padre, che ha benedetto l’amico Pietro e tutti i fedeli. Noi preghiamo per Pietro, che ora vede Dio faccia a faccia, e che possa continuare il gesto d’amore che ha contraddistinto il suo ministero episcopale e che continui la sua predilezione per questa Chiesa che gli ha dato i natali e la fede, che gli ha comunicato l’amore per il Signore”.

Così il cardinaleCrescenzio Sepe, che giovedì ha celebrato le esequie del vescovo Pietro Farina, morto a 71 anni per un male incurabile. “Il Signore – ha aggiunto l’arcivescovo di Napoli e amico di vecchia data del defunto Pastore – ha voluto che facesse esperienza a Benevento e a Roma per arricchirlo, per prepararlo a questa missione che ha svolto con dedizione e amore in tutti i campi. Io ho avuto la gioia con don Pietro di frequentarlo per tanti anni, è uno che è rimasto fedele a se stesso, uomo semplice, umile e aperto, senza pretese, con una disponibilità senza limiti, che credeva in Cristo e nella Chiesa. Don Pietro allacciava rapporti di amicizia con una visione generale che mi lasciava sbalordito, più si arricchiva di conoscenze e più apriva il suo cuore, perché sentiva il bisogno di allargare la sua spiritualità per donare e amare. L’ultima volta che l’ho visitato, prima del ricovero in ospedale, parlava solo dei sacerdoti, della diocesi che si arricchiva di missionari età”.

Poi Sepe ha sottolineato: “Questo è un territorio difficile sotto ogni punto di vista, ma lui si sentiva chiamato, doveva portare il Vangelo in tutti i campi. Era il poliglotta della chiesa, nulla gli sfuggiva, ma sentiva il peso della responsabilità. Don Pietro era amico dei poveri e dei semplici, lo vogliamo ricordare così. Chiediamo al Signore che lo ricompensi e lo abbracci per tutto il bene che ha fatto, tutto e solo per amore di Dio, perché questa Chiesa rimanga incarnata in tutti noi che ne siamo parte. Caro don Pietro, a maronn t’accompagn!”.

La cerimonia, celebrata in Cattedrale, è stata trasmessa con un maxischermo in piazza Duomo, dove erano presenti migliaia di fedeli, insieme a numerose autorità, tra cui il sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio, e quelli dei comuni limitrofi, il presidente della Provincia, Domenico Zinzi, e consiglieri regionali del territorio, insieme a monsignorAntonio Pasquariello, al quale è affidata temporaneamente la reggenza della Diocesi.

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