Pompei, all’asta necropoli di duemila anni fa

di Redazione

 NAPOLI. Una parte degli scavi archeologici di Pompei finisce all’asta. La signora Antonietta Nunziata, proprietaria di una Necropoli dell’antica città romana, ritrovata qualche anno fa nel suo giardino in seguito a operazioni di scavo, …

… ha conferito al suo legale il mandato affinché proceda ad organizzare, con una importante casa d’aste internazionale, la messa in vendita con trattativa privata del terreno con annesso il tesoro archeologico. Anni fa la signora subi l’esproprio del giardino della sua villa nobiliare, un agrumeto di 1.490 metri quadrati, ma, a luglio di quest’anno, dopo la riassegnazione del terreno da parte del Tar, ne è ritornata in possesso.

Da anni da parte della soprintendenza non era stato più emesso alcun decreto di esproprio ne temporaneo nè definitivo. Il terreno con la necropoli risalente a più di duemila anni fa, era dunque, occupato illecitamente. Ora si corre il grosso rischio di perdere un importante ed inestimabile pezzo del patrimonio culturale del Paese, se, ad aggiudicarsi il bene messo all’asta, sarà un privato o un governo straniero.

Una situazione paradossale, in un paese che potrebbe vivere di cultura e turismo ma che lascia che i suoi beni vengano acquistati da qualche miliardario di turno.

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