Maestri in Fiera, Geremia (Cna): “Evento per rilanciare il territorio”

di Redazione

 CASERTA. «Dare una spinta decisiva all’imprenditoria artigiana, che vive prevalentemente di domanda interna e sconta pesantemente gli effetti della crisi: questa dovrà essere una delle finalità di Maestri in Fiera».

Ad affermarlo è Francesco Geremia, segretario provinciale della Confederazione Nazionale Artigianato (Cna), partner di Maestri in Fiera, la Mostra dell’Artigianato che si terrà dal 6 al 15 dicembre. L’evento, infatti, vedrà oltre 800 artigiani su 50mila mq. di esposizione all’interno del Polo Fieristico A1 Expo di Pastorano, Caserta (uscita autostradale A1 Capua).

«Viviamo una fase complicata dell’economia ma c’è di buono che il settore dell’artigianato cerca di reagire – afferma il segretario provinciale – Mettendo a frutto le opportunità derivanti dall’innovazione. Infatti, l’impresa artigiana è per definizione la più flessibile e quindi cerca di orientarsi verso quella che è una condizione essenziale per sostenere il vantaggio competitivo».

«Per questo motivo – continua – pur tenendo presente la finalità commerciale della manifestazione “Maestri in Fiera”, dove gli artigiani esporranno e venderanno i loro prodotti, durante la manifestazione abbiamo un’ulteriore ambizione, cioè ottimizzare il grande potenziale di questo evento, rendendo visibile e rilanciando il territorio, il suo patrimonio culturale, il suo legame con la piccola impresa e portando tutto il bagaglio di tradizioni al di fuori dei confini regionali».

«Sicuramente il comparto che meglio regge alla crisi è quello enogastronomico, grazie anche al suo radicamento sul territorio e alla proverbiale capacità di produrre vere e proprie eccellenze – osserva il segretario provinciale – Mentre il settore che fa più fatica ad uscire dalle sabbie mobili della crisi è quello dell’edilizia e tutto l’indotto ad esso correlato. Il nostro impegno in Maestri in Fiera, quindi, si tradurrà nella creazione di momenti di dibattito e confronti con interlocutori di riferimento per tutto il territorio nazionale, soprattutto per lanciare un messaggio preciso. – conclude – Caserta non è solo degrado e camorra ma ha un sistema imprenditoriale che, anche se con qualche contraddizione, cerca di reagire e tenere vivo il tessuto economico del Paese».

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