Ambiente e tumori, c’e’ correlazione? “Sì” per lo specialista

di Antonio Arduino

 CASERTA. Per Renato Balduzzi, ministro della salute nel governo Monti, la relazione tra inquinamento ambientale e tumori non sarebbe provata da elementi scientifici inconfutabili.

Mentre Giuseppe Caparrotti, direttore dell’Unitàoperativa complessa di ematologia dell’ospedale “San Giuseppe Moscati” di Aversa, uno che i tumori li cura ogni giorno, sostiene che l’80 per cento delle neoplasie riconosce una “origine ambientale”, ossia perché l’ambiente è inquinato.

Ambiente significa alimentazione, aria che si respira, gli stili di vita. “Quindi, non si può negare che in un ambiente inquinato l’incidenza dei tumori aumenti. Anche perché, da un punto di vista epidemiologico, è riconosciuta l’origine ambientale del tumore”, afferma il medico del reparto del nosocomio normanno dove ogni anno afferiscono 3500 pazienti, di cui mille sono onco-ematologici, in particolare con linfomi, mielomi, leucemie acute, leucemia linfatica cronica, mielodisplasie.

In Campania, e in particolare nell’hinterland casertano e napoletano, non ci sono dati statistici, solo da qualche mese è stato istituito il registro dei tumori, “ma da un punto di vista empirico sembra che stiano aumentando le neoplasie ematologiche”, sottolinea Caparrotti, il quale ritiene “che i dati più significativi si possano avere dal registro dei tumori. Dati certi e non prodotti dalla percezione”.

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