Ztl, continua lo stato di agitazione dei vigili urbani

di Antonio Arduino

 AVERSA. Continua lo stato di agitazione della polizia municipale. Una condizione che sembra aver preso nuovo vigore dagli avvenimenti che, nella serata di venerdì, hanno costretto alle cure del pronto soccorso un operatore del corpo dei vigili urbani …

…investito da un automobilista che ha continuato la sua corsa in via Seggio senza tenere in alcuna considerazione le transenne che indicavano la ztl, né la presenza degli uomini addetti al controllo del traffico.

Un episodio che, forse, sarebbe stato possibile prevenire se l’area sottoposta a ztl fosse stata presidiata nei modi che gli stessi vigili urbani hanno in più occasioni segnalato e che, stando a quanto affermato dagli esponenti sindacali, non sarebbe possibile utilizzare sopratutto per mancanza dei fondi necessari a sopperire all’insufficienza delle attrezzature di cui dispongono per garantire il servizio. Per questo nella mattina di domani giovedì si incontreranno esponenti sindacali ed elementi della base.

L’obiettivo è preparare una nota comune da trasmettere alle autorità istituzionalmente preposte per chiedere di essere messi ufficialmente a conoscenza delle risorse economiche assegnata al corpo dei vigili urbani.

“Non è per chiedere il pagamento di straordinari o di extra. ma per sapere una volta per tutte se c’è disponibilità economica per adeguare il corpo alle esigenze del servizio, dotandolo di tutti gli strumenti necessari” tengono a precisare gli esponenti sindacali. “Il problema – ribadiscono – non è avere qualche euro in più in busta paga, né ottenere i buoni pasto nella quantità dovuta invece delle anticipazioni come, ancora una volta, ci sono stati distribuiti dopo le proteste fatte ad agosto attraverso la stampa”.“Il problema –sottolineano – è quello di sapere, ad esempio, se e, sopratutto, quando avremo autovetture e moto degne di questo nome cosicché non ci lascino in strada durante un inseguimento”.

Un rebus che non riguarderebbe solo gli automezzi, che rappresenterebbero la punta dell’iceberg, e che, ad oggi, sembra non sia stato ancora chiarito, stando a quanto affermano gli esponenti sindacali che sperano di poter risolvere con la nota che trasmetteranno alle autorità istituzionali.

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