Tribunale, si lavora alla costituzione dei nuovi Ordini

di Nicola Rosselli

 AVERSA. “Presso ciascun tribunale è costituito l’ordine degli avvocati, al quale sono iscritti tutti gli avvocati aventi il principale domicilio professionale nel circondario.

L’ordine circondariale ha inviato esclusiva la rappresentanza istituzionale dell’avvocatura a livello locale e promuove i rapporti con le istituzioni e le pubbliche amministrazioni”. L’articolo 25 della legge 31 dicembre 2012, numero 247, che prevede la “Nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense” parla chiaro, ma per il neo nato Tribunale di Napoli Nord, che molti già tendono a chiamare semplicemente Aversa, dal nome della città dove ha sede, i tempi sembrano essere lunghi, creando non pochi problemi anche per quanto riguarda la funzionalità complessiva dell’apparato giudiziario che gira intorno ad un tribunale.

Dare vita ai nuovi consigli degli ordini degli avvocati e dei dottori commercialisti appartenenti territorialmente al nuovo tribunale di Napoli Nord, insomma, appare agli occhi dei più un’impresa più facile a dirsi che a farsi, non tanto perché gli ordini professionali hanno una serie di impegni sia di natura economica che giuridica che lascerebbero non pochi strascichi. Per cui la doppia scissione dai sammaritani e dai napoletani non sarà facile.

Al momento potrebbero aversi due commissari di nomina ministeriale per l’avvio, ma sembra che il ministro non sia di questa idea, anche se della vicenda, così come avvenuto sino ad oggi per tutto quello che concerneva il tribunale di Napoli Nord, se ne sta interessando in prima persona l’ex magistrato ed ex senatore aversano Pasquale Giuliano.

Un problema di non poco conto considerato che per la funzionalità servirebbero con urgenza, sempre che ogni volta non si voglia ricorrere agli ordini di Napoli e Santa Maria Capua Vetere/Caserta. Basti pensare alla nomina dei difensori d’ufficio che vengono scelti tra gli iscritti all’ordine di quel tribunale.

Pare che, almeno per questa incombenza, il presidente del tribunale aversano stia pensando ad un elenco dove si potranno iscrivere i professionisti interessati. Perplessità ci sono anche per i curatori fallimentari. Infatti, sebbene non vi sia un limite territoriale, la consuetudine vuole che il curatore venga scelto tra i commercialisti e gli avvocati che appartengono all’ordine di quel circondario.

Altro discorso quello dell’Albo dei Consulento Tecnici. Anche qui non c’è competenza territoriale, ma l’Albo necessita anche per motivi pratici. Al momento sia gli avvocati che i commercialisti del circondario del nuovo tribunale si sono attrezzati. I primi hanno dato vita al Comitato Forense per l’attivazione del Tribunale di Napoli Nord che vede quale suo coordinatore l’avvocato aversano Carlo Maria Palmiero, che è anche componente della segreteria nazionale dell’Organismo Unitario per l’Avvocatura. I commercialisti hanno dato vita, invece, al Comitato per la Istituzione dell’Ordine dei Dottori Commercialisti presso il Tribunale di Napoli Nord con portavoce l’aversano Antonio Carboni.

Da entrambi gli organismi fanno notare come non si possa attendere sino al 1 gennaio 2015, data in cui si potrebbe avere l’avvio degli ordini anche alla luce della scadenza di quelli attuali prevista dalla normativa, ma che necessiti la nomina di commissari che possano traghettare la doppia scissione e l’altrettanta doppia unione. La mancanza degli ordini, infatti, tanto per fare un altro esempio, impedisce l’attivazione dell’organismo di mediazione (obbligatoria prima di intraprendere un giudizio civile).

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