Sagliocco scrive al ministro Kyenge e la invita a visitare Aversa

di Redazione

 AVERSA. Il sindaco di Aversa, Giuseppe Sagliocco, ha scritto una lettera al Ministro per l’integrazione, Cecile Kyenge, esprimendole solidarietà per le offese subite ed invitandola per una visita ad Aversa.

“Città che, grazie a quest’amministrazione comunale, – sottolinea Sagliocco – ha posto in essere importanti iniziative a sostegno della popolazione immigrata, delle donne in difficoltà, dei bambini e degli adolescenti, degli anziani e dei diversamente abili, facendosi garante di iniziative mirate e coerenti per promuovere e tutelare i diritti della fasce più deboli della cittadinanza”.

A seguire la lettera indirizzata al ministro Kyenge:

Ecc.mo ministro Cecile Kyenge,

in qualità di Sindaco della città di Aversa, sento il dovere e l’obbligo morale di dar voce a quanti, in Italia, si sono schierati contro gli ignobili attacchi, intrisi di razzismo, rivolti alla Sua persona ed alle politiche di integrazione che Lei, con acume e lungimiranza, sta coraggiosamente portando avanti nel nostro Paese, sulla scia di quanto già avviene in molte altre nazioni d’Europa.

Questa Amministrazione, nell’esprimerLe piena solidarietà, respinge con fermezza le offese ingiuriose di cui è stata fatta oggetto, che feriscono la dignità di quanti lottano e credono in un’Italia civile, libera e pluralista.

L’esecutivo da me guidato, sin dal suo insediamento, ha posto al centro della propria attività i temi dell’inclusione sociale, nelle sue varie e diverse sfaccettature, convinto che la solidarietà sia coscienza di un vincolo comune, ma anche fermo atteggiamento morale e sociale e dovere al tempo stesso. Virtù cristiana, ma anche laica, la solidarietà presuppone l’impegno per un ordine sociale più giusto, che vada oltre la ricerca del mero benessere materiale.

Scommettere sulla solidarietà significa ripensare il nostro rapporto con l’altro rifiutando il mito hobbesiano dell’homo-homini lupus, che spesso guida, ne siamo o meno consapevoli, le nostre scelte quotidiane di non-convivenza, non-condivisione.

La solidarietà scommette, invece, che l’alterità possa sempre essere intesa come prossimità. “Ama il tuo prossimo come te stesso” è il suo comandamento. Non si ama il prossimo, invece, quando si è intolleranti nei suoi confronti, quando non si rispettano le idee altrui, la religione, la cultura, le tradizioni, il colore della pelle, la condizione fisica non efficiente, come ha recentemente sottolineato il Sommo Pontefice, nell’enciclica Sollecitudo rei socialis.

In questo primo anno di attività, l’Amministrazione da me presieduta, ha avviato importanti iniziative a sostegno della popolazione immigrata, delle donne in difficoltà, dei bambini e degli adolescenti, degli anziani e dei diversamente abili, facendosi garante di iniziative mirate e coerenti per promuovere e tutelare i diritti della fasce più deboli della cittadinanza.

Presso le strutture comunali sono stati attivati:

a) un centro di servizio per la mediazione culturale, al fine di ampliare l’offerta di servizi a favore degli immigrati su temi delicati come lavoro, alloggio, salute, scuola, conoscenza della lingua e formazione professionale, offrendo gratuitamente: consulenza per richiedere o rinnovare il permesso di soggiorno; orientamento e ricerca lavoro; corsi di Italiano; sostegno all’accesso alla casa; assistenza ai rifugiati e richiedenti asilo;

b) uno Sportello Antiviolenza per le tante donne in difficoltà, donne senza diritti, pareri, desideri, pensieri ed emozioni, per cercare di costruire un domani diverso per loro, promuovendone l’autonomia culturale e professionale, ed aiutandole ad uscire dalla spirale dei maltrattamenti di cui sono vittime;

c) un Punto d’Ascolto per raccogliere e recepire bisogni e problemi dell’infanzia e dell’adolescenza. In tale ottica, la città di Aversa ha sottoscritto un protocollo d’Intesa con l’Unicef per costruire una Città Amica delle bambine, dei bambini e degli adolescenti ed ha aderito alla procedura di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati per l’Emergenza Nord Africa, di cui all’art. 5 dell’O.P.C.M.

Questo Ente, circa sei mesi prima che il Consiglio dei Ministri approvasse le nuove procedure di riconoscimento della cittadinanza per i figli nati in Italia da genitori stranieri, aveva già introdotto, con apposito Regolamento, l’Istituto della Cittadinanza Onoraria per “ius soli” per conferire la “Cittadinanza Onoraria” alle persone di origine straniera che nascono, vivono, studiano e lavorano in Italia e che sono residenti nella Città di Aversa.

Per queste ragioni, ecc.mo Ministro, nella mia qualità di primo cittadino, La invito a programmare una visita nella città di Aversa, che assumerebbe un valore simbolico importantissimo, per la nostra Provincia e per l’Italia tutta.

La vasta conurbazione aversana, le cui propaggini si estendono sino ai territori tristemente famosi di “Gomorra”, si é trovata a gestire un fenomeno nuovo, quello di una massiccia immigrazione extra-comunitaria, che presenta molteplici criticità, intrecciando emarginazione e devianza sociale.

E’ innegabile che le condizioni di marginalità estrema in cui vivono diversi immigrati costituiscono un problema serio di ordine pubblico, di erogazione di servizi sociali e sanitari: l’accoglienza è sicuramente un impegno dispendioso di risorse finanziarie e di energie umane, ma rappresenta anche una sfida che deve accettare e vincere ogni Amministrazione Comunale che voglia scommettere sul futuro e contribuire alla costruzione di una società più civile ed umana, muovendo passi convinti e determinati verso una consapevole cultura dell’integrazione.

Quella cultura che sta tanto a cuore anche a Lei, ecc.mo Ministro, e che è l’unico argine possibile contro coloro che fomentano odio razziale e divisioni inaccettabili.

Nel rinnovarLe l’invito di questa Amministrazione, La saluto distintamente e La ringrazio per quanto sta facendo contro le rovinose e deleterie impalcature della diffidenza e del pregiudizio.
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