Rifiuti in Piazza Marconi, una cittadina: “E’ questa la differenziata?”

di Antonio Arduino

 AVERSA. Ancora una volta i cittadini aversani segnalano lo stato di degrado della città. Questa volta l’oggetto della protesta è una piazza, quella che viene chiamata piazza Mercato.

“Sono una cittadina ‘purtroppo aversana’ ed abitante della zona di piazza Marconi. Ho trentatre anni, insegno nella città di Roma e vi scrivo perché il disagio che provo nel ritornare la sera nella mia città è notevole in rapporto allo stato igienico sanitario in cui versa”, scrive Annalisa Cecere, in una mail trasmessa alla redazione.“Quando un cittadino paga le tasse in ritardo si applicano le more, se le tasse stesse non sono pagate – ricorda la mail – ci sequestrano la casa, se non paghiamo una multa ci mettono il fermo amministrativo sull’auto, se non paghiamo il parcheggio ci arriva una multa, se non paghiamo la tassa sulla spazzatura Equitalia ci rosica come un topo, se non paghiamo l’Ici il Comune ci pignora anche lo stipendio”.

“Ma a questa classe politica della città di Aversa se non fa il suo dovere cosa succede?”, domanda la cittadina allegando una foto scattata nella piazza che, probabilmente, deve obbligatoriamente percorrere per raggiungere casa. “Una foto – sottolinea – della schifezza che ogni due giorni si accumula in piazza mercato e che i nostri politici chiamano differenziata!”. “Mi vergogno di essere cittadina di questa terra, di essere abitante di questi luoghi, di avere percezione e certezza di essere presa in giro dai politicanti della città!”, aggiunge Annalisa. Poi domanda: “Ci sarà mai qualcuno addetto al controllo che dalle 20 alle 23 si ferma li a guardare ed a controllare chi sversa ed inquina la nostra città?”.

Quindi, conclude con una amara considerazione sugli effetti della politica che “in questi anni – a suo dire – ha prodotto i risultati per i quali oggi viviamo male e moriamo prima”.Fin qui la mail che esprime un maniera con toni marcati il malessere sentito da tanti cittadini che, come Annalisa, hanno la possibilità di fare il confronto con altre realtà in cui, forse, si vive meglio e che vorrebbero trasferire ad Aversa affinché facesse un salto di qualità, cancellando abitudini negative e comportamenti poco civili.

Una speranza. Di certo, c’è che l’amministrazione ha avviato un’azione mirata a combattere la scarsa collaborazione alla realizzazione della raccolta differenziata che ancora manifesta una parte della cittadinanza e dei tanti residenti nei comuni limitrofi che di passaggio usano la città come discarica attivando un apposito nucleo di polizia municipale. Forse ad Annalisa questo è sfuggito. Così ora bisogna solo che abbia pazienza: col tempo, si spera, il deposito “differenziato” di piazza Mercato potrebbe sparire. Quanto al resto è questione di sensibilità individuale. O c’è, oppure… .

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