NPsi, Marino: “Il nostro assessore non si discute”

di Antonio Arduino

 AVERSA. Maggioranza divisa, consiglieri che chiedono l’azzeramento della giunta, paventando una possibile astensione e persino il no al voto sul bilancio.

Se accadesse, sarebbe la fine dell’amministrazione Sagliocco e gli aversani dovrebbero tornare alle urne. Sono voci nate a seguito della diffusione di documenti, indirizzati al primo cittadino, sottoscritti da vari gruppi di consiglieri che chiederebbero maggiore partecipazione alle decisioni municipali.

Tanti i nomi sussurrati, tanti quelli riportati anche dalla stampa, tra questi quello di Raffaele Marino.Il consigliere del Nuovo Psi, il cui assessore di riferimento è Ninì Migliaccio, sarebbe pronto a lasciare la maggioranza perché non “accontentato” sulla richiesta di intitolare a Re Franceschiello lo spiazzale antistante l’ufficio postale di viale Europa. Una motivazione, a nostro parere, poco credibile, così abbiamo chiesto al consigliere la sua posizione circa la prossima votazione sul bilancio e il suo parere sulla tenuta della maggioranza e sulla possibilità di un cambio in giunta con preventivo azzeramento dell’esecutivo.

“Personalmente – esordisce Marino – ritengo che la giunta vada bene così com’è. Sul nostro assessore non si discute. Circa gli altri è possibile rendersi conto della compattezza dell’esecutivo analizzando le deliberazioni prodotte che sono sempre state approvate all’unanimità dagli assessori presenti alle sedute”. Questo, per il consigliere, sarebbe un chiaro segnale di partecipazione alle scelte gestionali da parte degli assessori che sono l’espressione dei partiti componenti la maggioranza. Di conseguenza, gli screzi, le insoddisfazioni riportate dai mezzi di informazione sarebbero poco credibili. “Se c’è un problema in alcuni partiti della coalizione è – afferma – solo di origine interna ai partiti stessi e va risolto nell’ambito de singoli partiti”.

Quanto a quelli riportati nei documenti pubblicati dai media per Marino l’origine è ben evidente. “Premesso che non ho alcuna intenzione di fare parte di una opposizione o di un gruppo astensionistico, – sottolinea il consigliere del nuovo Psi – devo dire a chiare lettere che la mancata dedica di uno spiazzo, come da me richiesto, non potrebbe mai essere motivo di divisione dalla gestione del sindaco. Piuttosto dovrei prendere le distanze da certi colleghi che hanno ostacolato la mia richiesta pur avendo ottenuto sempre il mio appoggio”.

“Sulla tenuta dall’amministrazione nel voto di bilancio il rischio di qualche sorpresa c’è. Perché – spiega – la gestione Sagliocco, eliminando le tante mini deleghe assegnate in passato, ha cancellato il vecchio sistema che permetteva ai consiglieri di fare politica clientelare, permettendo anche di affidare incarichi a familiari o persone loro vicine, ottenendone vantaggio”. “In questa ottica – continua – è chiaro che c’è chi potrebbe avere interesse a tornare alle urne. Cambiando il sindaco, si potrebbe tornare al vecchio metodo gestionale che tante anomalie ha fatto registrare in fatto di conti e di interventi. Anomalie che l’attuale amministrazione ha corretto e sta continuando a correggere”.

“Personalmente sono contrario a quel modo di fare politica che nel 2013 non può più esistere e proprio per evitare che si possa pensare ad un mio interesse nella vicenda gravemente onerosa per le casse municipali delle auto lasciate per anni nei depositi giudiziari, essendo uno di questi di proprietà di mio zio, mi asterrò dal partecipare ad ogni atto relativo alla soluzione di una questione che costa al Comune e quindi ai cittadini 1000 al giorno”, conclude Marino, sottolineando che la polemica disorienta l’elettorato e non fa il bene della città.

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