Dopo il Capannone, ora a rischio anche la pista di atletica

di Antonio Arduino

 AVERSA. Addio pista di atletica. Dopo aver perso la possibilità, salvo imprevisti legati ad un eventuale ricorso, di acquisire il Capannone insieme ai 600mila euro di finanziamento necessari a rimetterlo in funzione, …

… Aversa rischia di perdere anche il finanziamento di 1 milione e 200mila euro destinato a realizzare la pista di atletica che sembra debba rimanere un sogno. Perché? Lo abbiamo chiesto al consigliere comunale Paolo Santulli, il quale si batte da circa un ventennio per realizzare il sogno di una città che, malgrado la mancanza di strutture dedicate, in fatto di atletica brilla in ambito nazionale ed oltre.

“Ciaramella – esordisce l’ex parlamentare – buttò al vento una prima parte del finanziamento statale, pari 700mila euro, ottenuto grazie al mio interessamento per realizzare la pista di atletica”. “Il finanziamento complessivo – ricorda Santuli – era di circa 2 milioni di euro, ma i 700mila euro che sarebbero stati utilizzati per acquistare il terreno necessario a realizzare la pista, per ritardi dell’amministrazione, andarono perduti”. “Tra l’altro – aggiunge – per la pista di atletica il Ministero ci aveva già richiesto la rendicontazione del lavoro fatto o la restituzione della somma concessa nel caso in cui l’opera non fosse stata portata a termine, di conseguenza, per ritardi amministrativi, avremo perso anche la parte rimanente pari ad 1 milione e 200 mila euro”. “Grazie ai miei buoni uffici e ai carteggi che ho presentato al Ministero – spiega Santulli – riuscii ad ottenere una proroga del termine fissato, ma comunque entro la fine dell’anno dovremmo dare conto di quanto realizzato per non perdere definitivamente anche la restante parte del finanziamento che dovrebbe essere utilizzata per realizzare la pista di atletica”.

“Una somma – osserva Santulli – che da sola non basta cosicché, mancando il denaro per l’acquisto, siamo costretti a cercare un terreno che sia a costo zero per realizzarla. Tant’è che per reperirlo il Comune ha dato vita ad un bando diretto a privati che, però, non ha avuto risposta”. “Non ci siamo persi d’animo e – continua il consigliere – ci siamo adoperati con il demanio per ottenere un terreno di circa 25mila metri quadrati che è presente nella zona di Carinaro, posto in continuità con quello che ospita il mercato settimanale di quel comune, ma ricade nell’ambito del Comune di Aversa”.

“La cosa sembrava fatta – dice Santulli – grazie all’avvio del federalismo demaniale che avrebbe consentito ai comuni di acquisire le proprietà dello Stato ricadenti nell’ambito degli enti locali”. “Purtroppo il federalismo demaniale è andato in vigore ma – ricorda il consigliere – per la parte che riguarda i terreni che dovevano andare ai comuni è saltato e ci ritroviamo nell’impossibilità di poter incamerare nel patrimonio comunale quel terreno, malgrado ricada nell’ambito di Aversa”.

“Per superare l’ostacolo – continua – siamo andati a trattare con i funzionari del demanio. Avevamo anche stabilito un prezzo per l’affitto dell’area e dal momento che il Comune di Carinaro, ad oggi, ha in affitto tutta l’area demaniale che va dopo il ponte ferroviario avevo personalmente concordato con il sindaco che l’affitto sarebbe stato tutto a carico del Comune di Aversa”.

“Nel frattempo è cambiato il direttore regionale del demanio e quando ci siamo portati negli uffici per formalizzare l’accordo abbiamo ricevuto come risposta un no, non si può fare, se il Comune è interessato acquisti l’area, per avere quel suolo non c’è altra possibilità”, ricorda Santulli che, comunque, non demorde. Per l’ex parlamentare finché non scade il termine concordato con il Ministero c’è speranza e l’ultima potrebbe essere una variazione di bilancio che consentisse l’acquisto di un suolo adatto allo scopo. Forse, avendo il terreno il Ministero concederà un’ulteriore proroga.

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