Depositi giudiziali, Sagliocco: “Chi ha sbagliato pagherà”

di Antonio Arduino

 AVERSA. “Le responsabilità ci sono e qualcuno dovrà renderne conto all’Ente, anche economicamente, perché il danno non sia a carico dei cittadini che non possono, né devono pagare per gli errori altrui”.

Questo, in sintesi, il pensiero del sindaco Sagliocco rispetto alla questione delle autovetture sequestrate dalla polizia municipale tenute in custodia da anni, alcune fin dal 1998, nelle due depositerie giudiziarie a cui fa riferimento il comune di Aversa.

Sono circa un migliaio, una quantità impressionante che, per la mancata restituzione ai proprietari, che il più delle volte non si sono mai preoccupati di richiederle perché in condizioni pessime, e per il mancato rispetto della circolare emessa dalla Prefettura di Caserta in data 23 febbraio 2009 che invitava gli enti comunali ad attivare le procedure di rottamazione per le autovetture presenti nelle depositerie, con riferimento ai verbali di sequestro redatti da oltre cinque anni, per i quali non fosse intervenuta l’ordinanza prefettizia di confisca.

L’applicazione di questa circolare avrebbe consentito di eliminare centinaia di autovetture, riducendo il carico economico per gli enti locali che dal 2001 sono i soli a pagare per tutte le auto depositate indipendentemente dall’autorità di polizia che ne ha effettuato il sequestro, pagando una quota di 50 centesimi di euro al giorno per la custodia delle auto.

Quota che, seppur in apparenza insignificante, rappresenta per le casse comunali cittadine un costo di circa 1000 euro al giorno che, moltiplicati per gli anni di custodia dei singoli veicoli, raggiunge un totale altissimo, tale da mettere a rischio il bilancio di qualsiasi comune. Tant’è che il collegio dei revisori dei conti, in una nota del 5 settembre, scrive al sindaco, all’assessore al bilancio, al dirigente dell’area economico finanziaria e al dirigente della vigilanza: “Questo collegio ritiene necessario che l’ente effettui un’attenta analisi delle problematiche relative alla custodia giudiziaria dei veicoli sottoposti a sequestro anche al fine di individuare l’esistenza o meno dei possibili obbligazioni a carico dell’ente e provvedere, nel caso, alla consequenziale integrazione delle previsioni di bilancio”.

“Se mai risultasse che il nostro Ente dove pagare una quota per le custodia delle auto, abbiamo calcolato che questa sarebbe intorno ai 200mila euro, una cifra che possiamo facilmente reperire dagli avanzi di bilancio rispettando il piano di stabilità”, ha commentato, in proposito, l’assessore al ramo Guido Rossi.

Del problema sarà interessata la Giunta per disporre una apposita integrazione del bilancio di previsione. Restano da stabilire le responsabilità e, come ha affermato il primo cittadino, gli eventuali responsabili pagheranno il dovuto.

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