Capannone, Pd: “Vicenda e’ chiaro esempio di negligenza amministrativa”

di Nicola Rosselli

 AVERSA. “E’ difficile meravigliarsi ormai. L’attuale amministrazione, operando senza soluzione di continuità rispetto a quella precedente, palesa, ancora una volta, il più totale disinteresse nei confronti delle potenzialità strutturali insistenti sul territorio”.

Il Pd aversano interviene sulla questione ‘Ex Canapificio’, ossia lo scandalo del Capannone, e specifica: “Siamo di fronte ad un chiaro esempio della negligenza della maggioranza di centro destra, che senza apparenti e valide ragioni, pur essendo disponibili le somme necessarie per gli interventi di riqualificazione dell’immobile e pur avendo la disponibilità materiale di quest’ultimo, ha semplicemente mantenuto un atteggiamento passivo, determinando il concretizzarsi della condizione risolutiva posta a base del contratto preliminare di vendita stipulato con la Regione Campania. Ferma restando la deplorevole condotta, il Pd – Aversa auspica, nell’interesse della comunità e del territorio, un tempestivo intervento degli organi competenti, al fine di rimediare alla grave omissione da cui trae origine la vicenda, ponendo in essere tutte le azioni utili al recupero, di fatto e di diritto, dell’immobile”.

Sulla stessa vicenda si è espresso anche il segretario cittadino dei Democratici, Carmine Esposito: “Dobbiamo prendere atto della incapacità di questa amministrazione di gestire anche ciò che è facilmente gestibile. Posto che esistevano tutti i presupposti per il recupero strutturale dell’immobile e per l’avvio dei lavori, a questo punto è legittimo chiedersi perchè l’amministrazione non l’abbia fatto. Sono stati già ipotizzati scenari macabri: interessi paralleli e particolari che avrebbero impedito il corretto svolgimento dell’azione amministrativa nella gestione della vicenda. Non siamo in grado di valutare quanto realistiche siano queste tesi, ma è evidente che, alla luce degli ultimi eventi, qualche dubbio può ad oggi esser tranquillamente considerato legittimo”.

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