Bollettino comunale, Galluccio: “A che serve?”

di Nicola Rosselli

 AVERSA. “Vorrei partire dall’evidenziare cosa significa ‘periodico multimediale’. Se uno digita la parola bollettino su un qualsiasi motore di ricerca troverà quale sinonimo i termini: periodico, giornale, rivista, foglio informativo, rassegna, comunicato.

Se cerchiamo, poi, la parola ‘multimediale’ ci troveremo di fronte a: forma di comunicazione, di strumento che utilizza, integrandoli, più media contemporaneamente. Quindi, possiamo affermare che con il termine ‘periodico multimediale’ si indica, di fatto il bollettino comunale multimediale”.

Michele Galluccio, consigliere comunale del Pdl, ritorna sulla polemica relativa alla decisione della giunta di dare vita ad un bollettino comunale a condizioni e previsioni che in molti hanno censurato per diversi motivi. “Il bollettino – afferma Galluccio – è previsto dall’articolo 14 del nostro statuto comunale (riportato integralmente in calce) che prevede la competenza del consiglio comunale relativamente al regolamento che dovrà disciplinarlo”.

“Dopo aver letto attentamente il nostro statuto – continua Galluccio – ci rendiamo conto che periodico e bollettino sono la stessa cosa sia nella forma che nella sostanze e quindi è palese che la competenza sia del Consiglio comunale che lo deve disciplinare. Ma non possiamo fermarci a questo perché ci sono anche disposizioni legislative dello Stato da rispettare per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria. Si tratta dell’articolo 43 della legge 449/1997 comma e dell’articolo 119 del Testo Unico Enti Locali”.

A questo punto l’esponente Pdl fa un’ultima considerazione: “Basta andare sul sito del comune per vedere che le attività che vengono richieste sono già aggiornate sul sito quasi quotidianamente con la pubblicazione di delibere, determine, atti, regolamenti, gare, ordinanze, eccetera. Non capisco, quindi, a cosa serve creare un altro sito o stampare un giornale con notizie già superate. Tornare indietro per riflettere si può, anzi si deve. Perseverare è diabolico e se si volesse andare avanti per la strada intrapresa utilizzerò tutti gli strumenti previsti per la legge per tutelare i diritti dei consiglieri che troppo spesso vengo espropriati dei loro compiti”.

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