Terra dei fuochi, tre roghi in poche ore nell’Agro Aversano

di Nicola Rosselli

 TRENTOLA DUCENTA. Fine settimana di fuoco nella “Terra dei Fuochi”. Al di là del bisticcio, voluto, di parole, in questo fine settimana grossi incendi si sono verificati ad Aversa, Trentola Ducenta e San Marcellino.

A dispetto del lavoro costante dei volontari, che cercano di sopperire all’assenza e all’inconsistenza degli enti locali sul problema dei roghi, piromani a pagamento o per puro capriccio continuano ad appiccare incendi in zone più o meno periferiche anche in pieno giorno.

E’ il caso, ad esempio, di Aversa, dove a prendere fuoco e a far innalzare una grossa e densa colonna di fumo nero è stata una catasta di pneumatici abbandonati in località Cappuccini, dove, tra l’altro, c’è una delle due isole ecologiche per il ritiro di materiali particolari. L’incendio è stato appiccato in pieno pomeriggio, poco dopo le 15, sotto una canicola agostana che non da tregua, stando ad alcuni testimoni, un uomo di colore avrebbe dato vita all’incendio per poi allontanarsi velocemente a piedi e facendo perdere le proprie tracce.

Sul posto l’intervento immediato dei vigili del fuoco del locale distaccamento che hanno domato le fiamme, ma l’odore acre e intenso, anche a causa della cappa di calore, è stazionato in zona per diverse ore. Una zona che, oramai, non è più periferia, considerato le tante abitazioni e i locali che vi insistono a qualche centinaio di metri e anche meno.

Poco prima a Trentola Ducenta, in via De Nicola, poco dopo le 12, andava a fuoco la discarica illegale e incustodita in fondo alla strada. “Questa discarica – ha scritto, tra l rassegnato e il sarcastico Antonella Bocchetti del gruppo ‘Fateci respirare per vivere’ – viene regolarmente bruciata per fare spazio ad altri rifiuti tossici-nocivi-speciali almeno una volta a settimana nella totale indifferenza delle istituzioni locali, come possiamo vedere il “Patto per la terra dei fuochi” sta funzionando perfettamente, a meraviglia. I residenti in zona (qualcuno dice che sono gli zingari altri i delinquenti nostrani) si lamentano ed hanno duramente inveito contro di noi scambiandoci con persone del comune, ma poi hanno capito che noi stiamo sulla stessa barca e siamo volontari che facciamo l’impossibile per cercare di salvare il salvabile. I vigili urbani e il personale del comune non si sono mai visti su questi posti, eppure spetterebbe loro fare qualcosa di concreto per il territorio. Intanto la diossina la fa da padrona. Benvenuti nella terra di nessuno, dove la vita umana vale meno di zero”.

Notturno, invece, e per questo più ‘spettacolare’, anche se l’aggettivo più adatto dovrebbe essere “inquietante” l’incendio di Via Foscolo a San Marcellino tra i cimiteri di Trentola e San Marcellino stessa, a pochi passi dal confine con Aversa. Qui , come in decine di strade della zona ricompresa tra Aversa e San Cipriano, i cumuli di rifiuti fanno parte del panorama consueto, con cumuli che si trascinano a perdita d’occhio per centinaia e a volte anche per chilometri. Di questo incendio, anch’esso periodico, Umberto de Santis, anche lui appartenente al gruppo ‘Fateci respirare per vivere’, ha postato su Facebook alcune eloquenti testimonianze fotografiche che dicono più di tante parole.

Tre incendi nel giro di poche ore nel raggio di pochi chilometri. Un segnale, se ve ne fosse ancora bisogno, che in questo settore è finito il tempo di andare avanti con annunzi che lasciano il tempo che trovano ed iniziare a lavorare concretamente come da tempo chiedono i comitati spontanei di cittadini che si sono riuniti nell’iniziativa ‘Stop biocidio’, che raccoglie indignati dalle province di Napoli e Caserta, la Terra dei fuochi, la Terra di nessuno.

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