Il “record” della Farmacia Pragliola: 200 rapine in 40 anni

di Nicola Rosselli

 SUCCIVO. Circa 200 rapine in meno di 40 anni. Un vero e proprio record quello detenuto dalla Farmacia “Pragliola” di Succivo.

L’ultima quella che ha visto protagonista una banda di minorenni, sgominata dai carabinieri in questi giorni. Più che un’attività commerciale un vero e proprio “fortino” quello di via Cadorna, una sorta di avamposto dove sia il titolare, il dottor Francesco, che i suoi collaboratori sono praticamente avvezzi a subire una media di cinque rapine all’anno, nella quasi totalità ad armi spianate contro e con malviventi di ogni tipo. Una sorta di bancomat della delinquenza dell’hinterland settentrionale di Napoli che sembra averla eletta a bersaglio preferito.

«La nostra – ha dichiarato il professionista – è una farmacia di famiglia, nata con la nonna nell’800. Io la gestisco quale titolare, in prima persona dal 1973, esattamente 40 anni. Per i primi due anni tutto è stato tranquillo, ma dal 1975 ad oggi siamo finiti in un vortice che sembra essere senza fine. Intutti questi anni abbiamo subito un numero impressionante di rapine. Oramai, io e i miei familiari non le contiamo nemmeno più, ma posso affermare con tranquillità che sono state sino ad oggi poco meno di 200».

Ce n’è qualcuna che ricorda in maniera particolare? Che le è rimasta nella memoria? «Si somigliano un po’ tutte. Qualche volta capita qualche episodio particolare allora la maggiormente. Ce ne è stata una, ad esempio, che si è conclusa con un conflitto a fuoco con i vigili urbani, ma senza conseguenze particolari».

Che comportamento ha deciso di adottare e cosa consiglia ai suoi collaboratori presenti in farmacia in occasione delle rapine che subisce? «Per quanto riguarda me, cerco di essere calmo e mi risulta facile considerata l’esperienza fatta. Ai miei collaboratori dico sempre di rimanere tranquilli e di fare quello che ordinano i rapinatori. Come abbiamo visto in quest’ultimo caso, spesso si tratta di persone inesperte e credo non sia il caso di mettere in pratica inutili gesti eroici».

Quali iniziative ha adottato per cercare di arginare questo fenomeno? «Già da tempo abbiamo fatto installare telecamere abbastanza efficienti come dimostrano le immagini che in questa occasione hanno fatto il giro delle diverse televisioni nazionali e locali. Inoltre, cerchiamo di collaborare con le forze dell’ordine in maniera concreta, non solo a parole, come si può facilmente verificare. Purtroppo, polizia e carabinieri sul territorio fanno quello che possono, ma il loro numero è esiguo. Inoltre, quando, con grandi sforzi, riescono ad assicurare i rapinatori alla giustizia, non vi è assolutamente la certezza della penza. I malviventi sono fuori in un batter d’occhio e, ovviamente, tutto riprende come prima, se non in maniera peggiore».

Si è mai chiesto: perchè proprio a me, alla mia farmacia? «Si, ma la risposta me la sono data subito. Succivo è un avamposto della provincia di Caserta, dell’Agro Aversano rispetto all’hinterland settentrionale di Napoli. A due passi da qui, anche grazie agli assi viari a scorrimento veloce, abbiamo Frattamaggiore, Grumo Nevano, ma soprattutto Caivano dove c’è il famigerato Parco Verde che è una fucina, purtroppo, di malviventi. Non a caso anche i rapinatori che hanno messo a segno le rapine di cui sono stati scoperti gli autori provengono da Caivano».

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