MADDALONI. Il sindaco di San Felice, Pasquale De Lucia, si dichiara “esterrefatto” le accuse lanciate dal sindaco di Maddaloni, Rosa De Lucia, nella polemica sull’Ambito C2.
“Visto le scempio della gestione dell’ambito sociale degli ultimi anni e data l’importanza del terzo settore, – spiega il De Lucia sanfeliciano – avevo chiesto al sindaco di Maddaloni una riunione propedeutica tra sindaci e non delegati al fine di concordare per il futuro e dare dignità al valore delle politiche sociali. Mi è stato negato per via di altri impegni. Non è consentito che, in una prima riunione di comitato istituzionale, si possa scavalcare l’argomento all’ordine del giorno e passare alla sottoscrizione della convenzione. Non ci sto a legittimare atteggiamenti del genere ed in ogni caso non mi pare che nessuno abbia mai detto però, di non volere aderire all’ambito C2”.
Sui debiti del Comune di San Felice citati dalla De Lucia, per settecentomila euro, il sindaco sanfeliciano risponde: “Dal 2002 ho sempre previsto in bilancio la quota dovuta all’ambito. E il comune di Maddaloni non dovrebbe essere legittimato a parlare di debiti perché ne ha svariati nei confronti del nostro comune. Ricordo alla collega che il comune di Maddaloni deve al comune di San Felice a Cancello ben 4 milioni di euro per la fornitura dell’acqua salubre del Serino”.
Il primo cittadino sanfeliciano, inoltre, smentisce le accuse mosse in merito alle consultazioni telefoniche che si sarebbero avvicendate durante la riunione del coordinamento tra l’assessore delegato Monica Ippolito ed il sindaco stesso: “Posso assicurare – sottolinea Pasquale De Lucia – che non ho ricevuto nessuna telefonata in merito. Quando delego, la delega è totale, pertanto sono costretto a smentire”.
“Il sindaco di Maddaloni – conclude Pasquale De Lucia – dovrebbe relazionarsi meglio al suo delegato, dato che anche lei era assente, prima di fare delle dichiarazioni. E mai si dica che Pasquale De Lucia abbia intenzione di sminuire o trascurare le fasce deboli”.
