Trento, l’avvocato veronese confessa: “Ho ucciso Lucia”

di Redazione

 TRENTO. Ha confessato l’avvocato veronese VittorioCiccolini, arrestato per aver ucciso la sua ex fidanzata Lucia Bellucci.

Ora dovrà rispondere di omicidio volontario premeditato. La 31enne, originaria di Pergola, addetta ad un centro benessere di Pinzolo (Trento), in val Rendena,era scomparsa venerdì scorso quando si era rivista con Ciccolini, 44 anni, per una cena in un ristorante di Spiazzo Rendena. Lunedì, poi, il macabro ritrovamento avvenuto nel garage dell’appartamento del professionista.

“C’è stata un’ampia confessione”, fanno sapere gli inquirenti, per i quali ci sono, comunque, alcuni accertamenti da fare per individuare il movente e il momento esatto dell’omicidio e per inquadrare il rapporto fra indagato e vittima”. Il 45enne, avvocato conosciutissimo a Verona, ha raccontato tutti i macabri particolari di quella sera del venerdì in cui ha deciso di uccidere Lucia, di origine marchigiana ma residente nella provincia di Trento, dove stava per iniziare un nuovo lavoro in un centro estetico. L’uomo ha strangolato e ucciso a coltellate la donna e occultato il cadavere.

Da alcune indiscrezioni emergono particolari macabri nella confessione dell’avvocato, come il fatto che avrebbe percorso con la sua Bmw cabrio quasi duecento chilometri dal Trentino a Verona, viaggiando con la sua ex fidanzata morta adagiata sul sedile accanto al guidatore. La loro relazione era finita dopo due anni, ma venerdì scorsoCiccoliniaveva convinto Lucia a cenare con lui in un grazioso ristorante di Spiazzo Rendena, poco lontano da Pinzolo (Trento). La cena c’è stata, secondo testimoni, poi la Bmw con i due si è allontanata nella notte.

Ma la caccia all’uomo è cominciata subito quando i carabinieri hanno trovato tracce di sangue nell’albergo dover risiedeva la Bellucci. Non è stato chiarito se l’omicidio si stato compiuto là, ma sembra cheCiccoliniabbia prima strangolato la ragazza, poi l’abbia accoltellata due volte al cuore. Quindi, il terribile viaggio verso Verona. L’avvocatoha lasciato l’auto con il cadavere coperto da un telo nel garage della madre in vacanza. Poi, forse in stato confusionale, ha vagato per circa 48 ore, finché i carabinieri lo hanno trovato, in maglietta e shorts, sui bastioni della città. Una breve fuga disperata a piedi, poi le manette. E’ stato lo stessoCiccolinia rivelare dove si trovava il corpo della ex. L’autopsia sarà eseguita forse già martedì.

Gli inquirenti hanno trovato copia di alcune lettere, indirizzate con raccomandata a due persone vicine alla ragazza, nelle quali il legale parlava dei rapporti conflittuali con la vittima, manifestando l’intenzione di ammazzarla. Le lettere, datate 7 agosto e quindi due giorni prima del delitto, non sarebbero state ancora consegnate.“Le lettere – riferisce il pm Giuseppe Amato, che coordina l’inchiesta – sono scritte con estrema lucidità”. In un passaggioCiccolinievoca “l’omicidio morale” che sarebbe stato commesso dalla giovane donna nei suoi confronti. Poi l’avvocato accenna ad un secondo omicidio, senza indicare di che cosa stia parlando. Secondo il magistrato, potrebbe essere questo l’annuncio dell’intenzione di compiere il fatto di sangue. “Nelle lettere – ha detto Amato – ci sarebbero poi delle minacce rivolte all’ex fidanzata”.

Intanto, il questore di Trento, Giorgio Iacobone, precisa che non risultano denunce per stalking nei confronti di Ciccolini da parte della Bellucci.

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