Il Pdl evoca il voto anticipato: “Dal 16 siamo in campagna elettorale”

di Mena Grimaldi
 ROMA. A palazzo Grazioli, dal giorno della condanna di Silvio Berlusconi per frode fiscale, è un susseguirsi di incontri tra l’ex premier, i figli e alti esponenti del Pdl.

“Fino ad ora sono stato responsabile. Ma non durerà a lungo. Sono la vittima di una sentenza ingiusta. E, da padre, non consentirò che i miei figli vengano trattati come i figli di un condannato”. Sarebbero state queste le parole del Cavaliere nell’ultimo vertice tenuto a palazzo martedì sera. Sembra che Berlusconi abbia raccontato a tutti dell’idea di “voler scontare la pena in carcere”.

Ma non solo. Si è parlato molto anche di un voto anticipato e, di conseguenza, provocare una crisi di governo e aprire la campagna elettorale in piena estate. “Scalfarotto, posso darti un consiglio? Preparati per la campagna elettorale”. Sono state queste le parole di Daniela Santanchè.

Il Pdl in campagna elettorale in pieno agosto, dunque. Lo schema, fino a nuovo ordine, prevederebbe alcune mosse per ora solo annunciate. Un intervento, “e non più votato alla responsabilità nei confronti del governo”, sulla Cassazione. Forse la rinuncia pubblica a una “grazia” impossibile. Quindi la firma ai referendum sulla giustizia di Marco Pannella. E magari la discesa in campo della figlia Marina.

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