Bondi: “Rischio guerra civile”. Il Colle: “Irresponsabili”

di Mena Grimaldi
 ROMA. All’indomani
della sentenza del processo Mediaset che ha visto la conferma della condanna a Silvio Berlusconi, la tensione è alta
tra le fila del Pdl e iniziano a “volare” parole forti.

“O la politica è capace
di trovare delle soluzioni in grado di ripristinare un normale equilibrio fra i
poteri dello Stato e nello stesso tempo rendere possibile l’agibilità politica
del leader del maggior partito italiano, oppure l’Italia rischia davvero una
forma di guerra civile dagli esiti imprevedibili per tutti”.

Lo dice Sandro Bondi del Pdl, commentando la
sentenza della Cassazione. Immediata la replica del Quirinale che giudica le
parole di Bondi “dichiarazioni irresponsabili” riferendosi alla sua frase
in merito alla “guerra civile”.

Anche Stefano
Fassina
, viceministro dell’Economia ed esponente del Pd, ha commentato le
parole di Bondi.

“La richiesta di grazia
è un’irricevibile provocazione – dice Fassina – quella di mettere sotto
controllo politico la magistratura è altrettanto irricevibile e le parole di
questa mattina di Bondi sono al limite dell’eversivo. Abbiamo davanti due
scenari: o il Pdl ritorna nell’alveo della normalità democratica, oppure i suoi
ministri che hanno minacciato dimissioni siano conseguenti e si dimettano”.

Poco
dopo è arrivata la secca replica di Sandro Bondi: “Non mi farò chiudere la
bocca da nessuno, neppure da un comunicato del Quirinale. E non accetto di
essere indicato come un irresponsabile”.

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