Berlusconi, bufera sul giudice Esposito dopo l’intervista al Mattino

di Mena Grimaldi
 NAPOLI. Un fiume
di polemiche ha suscitato l’intervista esclusiva pubblicata dal quotidiano Il Mattino
al presidente della sezione feriale della Cassazione, Antonio Esposito, che ha firmato la sentenza con cui l’ex premier è
stato condannato a 4 anni di reclusione.

Sulle pagine del quotidiano di via Chiatamone
si legge che in questo caso non è possibile sostenere che Silvio Berlusconi “poteva non sapere”.

Al contrario, la condanna è
arrivata “perché sapeva”, era stato informato del reato. Tuttavia, in
mattinata, una nota del giudice rettifica parzialmente quanto riportato.

Esposito
smentisce in particolare “di aver pronunziato, nel colloquio avuto con il
cronista – rigorosamente circoscritto a temi generali e mai attinenti alla
sentenza, debitamente documentato e trascritto dallo stesso cronista e da me
approvato – le espressioni riportate virgolettate: “Berlusconi condannato
perché sapeva non perchè non poteva non sapere”.

Ma il direttore del Mattino, Alessandro Barbano, sentito
telefonicamente in molte trasmissioni Rai, conferma però quanto scritto: “Posso
assicurare a voi e ai miei lettori che l’intervista è letterale, cioè sono
stati riportati integralmente il testo, le parole e le frasi pronunciate dal
presidente di cui ovviamente abbiamo prova”. Al di la del contenuto, l’intervista
di Esposito ha suscitato numerose reazione tra le fila del Pdl.

Il coordinatore
del Pdl Sandro Bondi si chiede se “è
normale che il giudice Esposito entri nel merito della sentenza della
Cassazione con un’intervista rilasciata a un quotidiano nazionale? È questo il
nuovo stile dei giudici della Cassazione? Io credevo che i giudici parlassero
attraverso le sentenze, anche se controverse, e che i magistrati fossero la bocca della legge. Ma vuol dire che mi sbaglio”.

Mentre Luca d’Alessandro, segretario della
commissione Giustizia della Camera del Pdl invoca un’azione disciplinare nei confronti
della toga partenopea: “Al di là dei contenuti, risibili e assai discutibili,
l’intervista dell’ineffabile presidente della sezione feriale della Cassazione,
Antonio Esposito, è gravissima. I magistrati, e ancor più i giudici, dovrebbero
parlare solo con le sentenze”.

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