Antimafia, scontro tra Pd e Pdl su nomine

di Mena Grimaldi
 ROMA. A mettere
in bilico il governo non c’è solo la tanto attesa sentenza Mediaset, ma anche
le nomine relative alla commissione Antimafia che, dopo un periodo di stallo,
hanno portato al Pd e al Pdl ad un muro contro muro.

Il Pdl, infatti,
rivendicava per sé la presidenza, ipotesi però che i Democratici non
consideravano come oggetto di accordo.
Così Pd e Scelta Civica decidono di
forzare la mano eleggendo Federica
Mogherini
(Pd) presidente della delegazione italiana presso l’assemblea
parlamentare Nato, e Sandro Gozi,
presidente della delegazione italiana presso assemblea parlamentare del
Consiglio d’Europa.
A Balduzzi, Scelta Civica, tocca invece lo scranno più
altro della Commissione parlamentare per le questioni regionali. Ma il Pdl va
su tutte le furie. In questo “rompete le righe” c’è già chi ci vede l’ipotesi
di una caduta del governo.
Il senatore pidiellino Giuseppe Esposito chiede un chiarimento al Pd: “Si tratta di un
disegno per rompere il patto che tiene in vita il governo”.
Il capogruppo
Renato Schifani convoca rapidamente una riunione del gruppo: “Consideriamo
questo episodio scorretto.Ci aspettiamo che i presidenti delle commissioni
eletti oggi, nello spirito di leale collaborazione all’interno delle forze di
maggioranza, si dimettano, fermo restando l’appoggio del Pdl al governo
Letta-Alfano” ha detto Schifani, allariunione del gruppo.

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