Gibilterra, tensione tra Inghilterra e Spagna

di Redazione

 LONDRA. Sale la tensione tra Gran Bretagna e Spagna dopo la decisione di Gibilterra di creare una barriera sottomarina artificiale di cemento che, secondo il governo di Madrid, impedisce alle barche spagnole di pescare nelle acque intorno al promontorio conteso.

Entrambi i governi sono pronti a ricorrere alle vie legali. Intanto, navi da guerra britanniche sono partite per raggiungere la dipendenza d’oltremare del Regno Unito. La flotta passerà quattro mesi nelle acque del Mar Mediterraneo, ufficialmente “per una serie di esercizi militari pianificati da tempo”, ha precisato il Governo britannico, che respinge le ipotesi di collegamento alle recenti polemiche.

La Spagna, per ritorsione, ha imposto controlli di sicurezza alla frontiera, che stanno causando lunghe code e disagi, e ha anche minacciato di imporre una tassa di confine di 50 euro su ogni veicolo in transito e di proibire agli aerei diretti a Gibilterra di utilizzare lo spazio aereo iberico. E qui Londra si starebbe muovendo per vide legali per “ristabilire il diritto al libero movimento delle persone”.Il governo spagnolo, tra l’altro, sarebbe pronto ad allearsi con l’Argentina per organizzare un’offensiva diplomatica congiunta su Falkland (le isole storicamente contese con l’Inghilterra) e Gibilterra.

A gettare benzina sul fuoco il sindaco conservatore di Londra, Boris Johnson, che ha lanciato un attacco al governo spagnolo, accusandolo di “comportarsi come il dittatore Francisco Franco”, dichiarandosi contento che le navi militari britanniche siano in zona per togliere “in un modo o nell’altro, a breve, le mani spagnole dalla gola della nostra colonia, perché quello che sta succedendo è infame”.

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