Azienda sociale, Desiderio (Pdl): “Polemiche strumentali”

di Redazione

 CASERTA. “La proposta di un’azienda sociale per le politiche sociali del nostro Ambito di zona meriterebbe riflessioni e ragionamenti all’insegna della responsabilità e di un’analisi dettagliata del nostro welfare e della più ampia situazione sociale ed economica del Paese.

Invece si sta riducendo ad essere bersaglio di polemiche strumentali e semplicistiche, dettate ed orientate da interessi di parte e assolutamente non corrispondenti al merito della questione”. Così dichiara Roberto Desiderio, capogruppo consiliare del Pdl al Comune di Caserta.

“Ciò che emerge dalle ultime prese di posizione sulla vicenda – prosegue Desiderio – è una sconfortante ribalta nella quale, per motivi dettati da interessi estranei al merito della questione, si insegue la polemica e la politica del no a tutti i costi senza adoperarsi ad una minima necessità di approfondimento, peraltro doverosa per due ragioni: l’obbligo di dover rispondere correttamente alle esigenze dei cittadini e degli elettori, la necessità di costruire ragionamenti politici adeguati alle urgenze che, nel settore del welfare, sono ormai ineludibili”.

“Sul tema dell’azienda sociale per l’Ambito di Zona che comprende il capoluogo, Casagiove, Castel Morrone e San Nicola la Strada – aggiunge Desiderio -, per costruire e cavalcare il gossip e la polemica politica e partitica, si dimentica quanto finora accaduto. L’ipotesi di azienda sociale, nata originariamente ad opera del nostro assessorato alle Politiche Sociali, ha ottenuto nel corso dei mesi passati il conforto di approfondimenti e discussioni che sono state realizzate in tutte le sedi opportune, mettendo al lavoro sulla questione le maggiori eccellenze che le amministrazioni comunali partecipanti potessero esprimere sul profilo tecnico-amministrativo, verificandone la legittimità. Successivamente questa ipotesi ha avuto il conforto del successivo livello regionale, che anzi ha colto l’occasione di esprimere apprezzamenti al lavoro fin qui svolto e anche ai criteri di programmazione e realizzazione dei servizi finora assolti. Di più, questa ipotesi di azienda sociale, è stata, in altre località del Paese – assunta a modello di intervento intorno al quale lavorare, verificandone la legittimità anche alla luce delle recenti norme che impongono tagli alle spese e linee di intervento adeguate alla difficile congiuntura economica”.

“E’ allora necessario – conclude Desiderio – abbandonare ogni semplicistico interesse o strumentale proposito di polemica e assumere il senso di responsabilità per discutere questa ipotesi con toni e argomenti idonei. In proposito è ormai noto a tutti che essa si propone unicamente di adottare un modello che assicuri autonomia operativa e maggiore capacità gestionale ad un programma di interventi che deve far leva sulle significative e positive esperienze accumulate nel settore per metterle al servizio di un welfare moderno, efficiente e continuativo. Chi ancora voglia fare polemiche, ricordi che i cittadini meritano risposte concrete ai loro problemi e sapranno giudicare la qualità degli interventi piuttosto che l’uso strumentale della politica ad altri fini”.

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