NAPOLI. Erano pronti ad entrare in azione, in piazza dei Martiri, presumibilmente durante il fine settimana, i rapinatori della banda del buco.
Obiettivo: una postazione bancomat nei pressi dellagenzia della Bnl. Solo grazie al tempestivo intervento del corpo speciale dei sommozzatori della polizia stradale si è potuto sventare il colpo che, stando alle stime dellagenza bancaria, avrebbe fruttato circa 500mila euro.
Gli agenti, che hanno agito nellambito dei controlli predisposti con il progetto Aracne, voluto dallUfficio prevenzione generale della Questura, hanno scoperto un lungo cunicolo a circa otto metri di profondità, che avrebbe portato i rapinatori diritti allobiettivo. Il progetto Aracne punta allesplorazione del sottosuolo della città, territorio liberamente percorso, con esperienza e sapienza, dalla criminalità organizzata. Un espediente vecchio come il mondo per i delinquenti, ma che sta tornando prepotentemente di moda. Grazie soprattutto ai tantissimi cunicoli sotterranei presenti al di sotto del manto stradale della città di Napoli.
Non un lavoro semplice però. I rapinatori sono i primi a rischiare la vita. Data la presenza di cavi elettrici e tubature attraversare i cunicoli non è una passeggiata, basterebbe una piccola perdita dacqua o la rottura di un tubo elettrico per restare fulminati. Ma ai ladri questo non importa. Una volta deciso lobiettivo, cominciano a scavare, eliminando pietre e intralci.
Un lavoro che evidentemente richiede tempo ed attenzione perché i malviventi, una volta liberato il cammino, rimettono tutto apparentemente a posto per evitare che, durante uno dei controlli effettuati dalla polizia, vengano scoperti, per poi effettuare il colpo durante il fine settimana agendo indisturbati e con la massima calma. Non in questa occasione, grazie ai tempestivi controlli della polizia stradale.
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