NAPOLI. Un altro agguato a Napoli. Vittima, stavolta, Antonio Matuozzo, 31 anni, freddato da alcuni colpi darma da fuoco alla testa.
Il suo cadavere è stato trovato giovedì sera dalla polizia nei giardinetti di via Dolomiti, nel rione Berlingieri del quartiere di Secondigliano. Intorno alle 21.45 è giunta una telefonata anonima al 112 che ha portato alla scoperta del corpo senza vita del giovane, vicino al quale è stato trovato uno scooter col quale si ipotizza che Matuozzo sia arrivato sul posto. La vittima, residente in via Mianella, aveva un unico precedente per rapina, anche se sarebbe considerata vicino ai girati della Vanella Grassi, clan in lotta con gli scissionisti degli Amato-Pagano.
Solo due giorni prima era stato ucciso con un colpo di pistola al torace Alessandro Malapena, 20 anni, che nella tarda serata di martedì stava percorrendo viale Margherita, nel quartierePonticelli, a Napoli. Il giovane, che aveva precedenti di polizia per furto e stupefacenti, era stato già ferito a un polpaccio il 24 agosto scorso: alla polizia aveva riferito di essere stato vittima di rapina.
Ma non solo gli unici agguati mortali compiuti durante questo mese nella zona del capoluogo. Lo scorso 23 agosto un giovane di 22 anni, Salvatore Cimmino, è stato ucciso con cinque colpi darma da fuoco a Torre Annunziata, nel napoletano. Un colpo alla testa e quattro al torace, l’8 agosto, fatali per Luigi Aversano, 50 anni, nel quartiere Pianuradi Napoli.
Unaltra serie di omicidi a luglio. Il 28 Il cadavere di un uomo di 42 anni, Rosario Grimaldi, nipote del boss Ciro Grimaldi, è stato trovato in via Vicinale Palazziello, nel quartiere Soccavo. Sul corpo, abbandonato in strada, i segni di tre colpi di pistola. Sempre a Soccavo, pochi giorni prima, il 24 luglio, il corpo di Clemente Rubino, 52 anni, veniva trovato in un garage di via Croce al Piperno. Il 22 luglio, nel quartiere Sanità, colpito al volto e al torace con otto colpi di pistola, moriva Emanuele Alioto, 22 anni. Unaltro giovane, Vincenzo Birra, 26 anni, è stato assassinato il 14 luglio in un agguato in contrada Spadari, nel quartiere di Pianura, dove lo scorso 28 giugno veniva ammazzato il 46enne Fosco Di Fusco. Un elenco che va ad aggiungersi ad altri omicidi compiuti dall’inizio dell’anno. Guerre intestine ai clan, regolamenti di conti o vendette personali, al di là dei moventi la triste realtà è che Napoli è ricominciata ad essere una città dal grilletto facile.
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