Caccia, Tar sospende preapertura in Campania: accolto ricorso Wwf

di Redazione

 NAPOLI. Il presidente della terza sezione del Tribunale amministrativo regionale della Campania, Saverio Romano, ha sospeso la pre-apertura dellacacciain tutta la regione Campania, con decreto cautelare, accogliendo il ricorso del Wwf Italia.

Lo fa sapere l’associazione del panda che stima che, grazie al provvedimento, in Campania saranno salvati, nel solo periodo di preapertura, tra i 300mila e i 400mila uccelli, tra cui quaglie e tortore, sottratte ai 45milacacciatori campani.

“Questa buona notizia contrasta però con quanto sta facendo il Consiglio regionale campano che e’ riunito per approvare una proposta di modifica della legge regionale 26/12, già impugnata dal Governo innanzi alla Corte Costituzionale, per consentire lacaccialibera a pagamento in tutto il territorio regionale da parte di tutti icacciatori, sovvertendo il principio di divieto del nomadismo venatorio”, fa sapere il Wwf che sta predisponendo un nuovo ricorso per chiedere al Tar di sospendere anche il Piano faunistico Venatorio regionale, pubblicato il 1 agosto. “La fauna selvatica – ribadisce il Wwf – è patrimonio della collettività che Stato e Regioni hanno il dovere di proteggere nel rispetto delle leggi europee ed internazionali”.

”Se la notizia della sospensiva cautelare del calendario venatorio fosse vera, per la tempistica avrebbe del miracoloso: il giudizio è simultaneo al ricorso. Martedì 27 agostoil Wwf ha depositato il ricorso sul calendario venatorio e già oggi il magistrato avrebbe valutato l’atto e predisposto la sospensiva”. Lo dichiara il presidente regionale di ArcicacciaCampania, Sergio Sorrentino. “Al momento – spiega – non conosciamo il merito del dispositivo di sospensiva. Una considerazione però ci sia consentita: se fosse vero dovremmo pensare che per la magistratura della Campania l’attività venatoria è tanto pericolosa quanto il colera e quindi merito precedenza assoluta? Ridicolo”.

“Se corrispondono a verità le notizie in circolazione – prosegue Sorrentino – icacciatori campani, non si capisce oggi per quali motivazioni, sono cittadini diversi da quelli di altre regioni. La Campania ha legiferato nel rispetto delle indicazioni del mondo scientifico ma in altre regioni si aprirà lacacciamentre in Campania, malgrado le regole rispettose delle norme nazionali ed europee, non sicacciafino al 15 settembre, salvo altre possibilità offerte dalla sospensiva del Tar. Nel contempo il Consiglio regionale ha approvato, in via definitiva, le modifiche concordate alla legge sullacaccia. Ora ci auguriamo che si apra lo spazio per un provvedimento di emergenza sul calendario venatorio qualora interverrà la sospensiva che consenta l’apertura anticipata”. “Noi ci sentiamo di domandare: in Italia quando sarà il tempo di una legge uguale per tutti?”, conclude Sorrentino.

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