Tribunale Napoli Nord, si parte il 5 settembre

di Antonio Arduino

 AVERSA. Riunione dei capigruppo consiliari, alla presenza della stampa, nella casa comunale.

Obiettivo del primo cittadino: fare il punto sul trasloco degli uffici giudiziari di via Cornicioni in quella che sarà la sede del tribunale di Napoli Nord, il Castello Aragonese, informando ufficialmente la stampa e coinvolgendo maggioranza ed opposizione nell’attività di governo della città, come chiesto pubblicamente sia dagli esponenti del Pdl, il partito più rappresentativo della maggioranza, sia dai consiglieri dell’opposizione.

Fatta eccezione per il consigliere Marino, Della Vecchia, Bisceglia – tutti della maggioranza – e dell’assessore Migliaccio all’incontro non si sono visti capigruppo né componenti dell’opposizione. Presenti con il sindaco solo i funzionari comunali Diana e Nerone, incaricati di provvedere alle incombenze tecnico-amministrative collegate alla complessa attività di trasferimento dei documenti accumulati nella vecchia sede e alla realizzazione degli accorgimenti necessari alla entrata in funzione del castello quale sede del tribunale di Napoli Nord prevista a partire dal prossimo 13 settembre. Una data che, come riferito dal primo cittadino, potrebbe essere modificata dal ministro competente, sulla base di esigenze legate alla composizione del personale che sarà addetto al funzionamento del tribunale.

Comunque, resta fissata per il 5 settembre l’entrata in funzione della struttura quale sezione staccata del tribunale di Santa Maria a Vetere, sostituendo così l’ormai chiusa sede di via Cornicioni. Un cambio che permetterà all’ente comunale un risparmio di 350 mila euro all’anno, somma in parte utilizzata per adeguare i locali del Castello Aragonese alle esigenze di un tribunale, come la realizzazione di gabbie nelle sale delle udienze, destinate ad ospitare gli imputati; la separazione quanto ad impianti di energizzazione e telefonia delle strutture giudiziarie che saranno ospitate nel castello,vale a dire la sezione staccata del tribunale sammaritano e il tribunale di Napoli Nord; i tre accessi necessari a consentire l’ingresso separato di magistrati e avvocati, imputati e pubblico.

Accessi che verranno realizzati su disposizione e indicazione del Ministero della Giustizia per consentire un confronto tra questo e la Sopraintendenza essendo il castello sottoposto al controllo dell’ente che tutela i beni artistici e culturali.

“Ma al di là di quanto potrà decidere il ministero, relativamente alla realizzazione dei varchi, il tribunale entrerà certamente in funzione il 5 settembre, limitatamente alla parte che rappresenta la sezione staccata del tribunale samaritano”, ha affermato il primo cittadino Giuseppe Sagliocco, sottolineando che il trasloco è praticamente completo e che l’archivio presente nella sede di via Corcione è stato suddiviso collocandone la parte storica nella struttura prefabbricata di piazza Giovanni XXIII, la parte corrente nel castello.

Nella struttura prefabbricata, ha ricordato il sindaco, sarà organizzato anche un ufficio notifiche che, fino al completamento del trasloco in atto è stato distaccato presso il tribunale di Santa Maria, per mera necessità tecnica temporanea.

Circa il presunto ritardo nei tempi del trasloco, segnalato nei giorni passati da una parte della stampa, il responsabile dell’ufficio tecnico Alessandro Diana ha ricordato che è stato dettato solo dalla necessità di liberare i locali destinati all’archivio dagli arredi della scuola di polizia penitenziaria, cosa che ha comportato un aumento di costo dell’operazione e che ha richiesto una sorta di gara bis, effettuata convocando sul posto le ditte che avevano partecipato alla precedente gara indetta per assegnare il lavoro di trasloco.

Valutando le difficoltà i quattro concorrenti presentatisi hanno aggiornato le offerte e la gara è stata aggiudicata ad una delle ditte che ha presentato sia l’offerta complessiva più bassa, pari a 67mila euro, sia le garanzie di qualità necessarie per portare a termine il lavoro entro la data fissata, accettando anche di pagare una penalità per ogni giorno di ritardo sulla consegna.

A margine dell’incontro il sindaco ha ritenuto opportuno sottolineare la problematica del cottimo fiduciario. Un modo di operare che sembra aver creato problemi di interpretazione in parte dei consiglieri, cosicché per sgombrare il campo dagli equivoci era stato approntato un regolamento che prevedeva, tra l’altro, la pubblicazione di una graduatoria delle ditte a cui affidare eventuali lavori sulla base della fiducia stilata attraverso sorteggio pubblico da effettuare nella sala consiliare il 9 agosto.

“Purtroppo – ha ricordato Diana – a quell’appuntamento non si è presentato nessun componente del consiglio comunale, cosicché per prevenire ipotesi maliziose, insieme al collega Serpico, presente l’occasione, abbiamo preferito rinviare il sorteggio a questo venerdì”. “Cosicché alle 10 del 23 agosto saremo di nuovo nella sala consiliare per effettuare il sorteggio che permetterà di affidare lavori che devono essere effettuati a partire dalla prossima settimana”, ha concluso il funzionario, sottolineando che l’incombenza non è ulteriormente prorogato.

“La ragione – ha aggiunto il sindaco – è legata alla urgenza dei lavori che destinati ad adeguare gli istituti scolastici della città che, come tutti sanno, entreranno in funzione nella seconda decina di settembre”. “Di conseguenza, se si dovesse ripetere l’assenza di testimoni al sorteggio pubblico previsto per venerdì, darò via libera all’ingegnere Diana perché provveda comunque”, ha concluso Sagliocco.

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