Palazzine Via San Lorenzo, residenti: “No servizi no pigione”

di Antonio Arduino

 AVERSA. “Niente servizi nel rione, niente manutenzione degli stabili da parte del proprietario, niente prigione né condominio”.

Questo il pensiero dei cittadini aversani residenti nelle palazzine di via San Lorenzo 72. Una serie di fabbricati realizzati nel 1989 dal Comune, che ne è il proprietario, con i fondi erogati dallo Stato in base alla legge 219 del 1981 e assegnati ai nuclei familiari le cui abitazioni furono dichiarate inabitabili a seguito del terremoto del 1980.

Un totale di circa 130 appartamenti occupati da altrettante famiglie che, dopo avere pagato il primo canone di locazione, al momento dell’insediamento nelle case assegnate, hanno sospeso i pagamenti diventando ultra morosi.

Una condizione nota alle amministrazioni comunali che hanno guidato la città a partire dal 1989 che, però, hanno chiesto il pagamento di quanto dovuto solo in un paio di occasioni. Stando agli atti ufficiali riportati nel volume “Stato patrimoniale dei beni immobili comunali” redatto nel 1994 a cura dell’allora responsabile del settore, l’Ente locale per due volte ha diffidato i residenti a regolarizzare la posizione, nell’ottobre del 1993 è nell’ottobre del 1994. Da allora, tranne un tentativo di affrontare la situazione messo in atto dall’assessore al patrimonio Aniello De Cristoforo, nulla sembra sia stato fatto.

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