Le rivelazioni del pentito Schiavone, Wwf: “Crimine contro l’umanita’”

di Nicola Rosselli

 AVERSA. “Dopo le dichiarazioni di Carmine Schiavone sull’avvelenamento della Campania si può parlare di crimine contro l’umanità!”.

Ad affermarlo Alessandro Gatto del Wwf locale. “Dell’avvelenamento delle terre, delle cave e delle falde dell’agro aversano, del litorale domizio-flegreo ne scrivevamo, noi del Wwf agro aversano, già all’inizio degli anni ’90 ma adesso – afferma lo storico attivista volontario del Wwf locale – dopo le tremende dichiarazioni di Carmine Schiavone possiamo parlare e chiedere la dichiarazione di crimine contro l’umanità. Poiché sono a repentaglio la vita di oltre 5 milioni di persone. Non solo di quelle che vivono, loro malgrado tra Napoli e Caserta ma di tutte quelle che entrano in contatto con il disastro ambientale provocato in quest’area geografica”.

“Il crimine – spiega Gatto – è ovviamente ‘random’, cioè casuale, in quanto nessuno può sapere come e quando l’inquinamento prodotto dalle ecomafie potrà fargli sviluppare un cancro. Il paradosso è che nemmeno i carnefici sanno chi andranno ad uccidere. E’ tutto avvolto nell’inquietante mistero dell’impatto ambientale che nasconde l’insidia ed il pericolo nella terra, nell’acqua e nell’aria. Nessuno sa dunque e tutti sanno. E’ l’ennesima storia assurda, tutta italiana in cui lo Stato si indigna, promette un impegno autorevole, poi getta la spugna con grande dignità per l’impossibilità a risolvere la cosa. E noi del Wwf insieme ad altre associazioni ci siamo anche costituiti parte civile lesa, in nome e per conto del Popolo Italiano in tanti processi penali che hanno coinvolto non solo gli autori locali di questo disastro ambientale ma anche gli autori del nord Italia e delle altre aree d’Europa coinvolte”.

In particolare, Gatto ricorda il processo ‘Cassiopea’ che riassume esemplificativamente tutto il percorso di lotta attuato fino ad oggi: processo in cui i circa 100 capi d’imputazione vengono a decadere solo per prescrizione per decorrenza dei termini processuali.

“Tutti assolti, dunque. Cioè – conclude l’ambientalista – coloro i quali sono definibili criminali contro l’umanità sono stati assolti. Questa è la vera ingiustizia!”.

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