AVERSA. Segregati in casa in nome del rispetto di unordinanza sindacale. E quanto temono possa accadere, a partire dal primo settembre, i residenti dei tre edifici che costituiscono il Parco Mari di via Atellana 91-95 che lanciano un appello alle istituzioni affinché intervengano in una vicenda dallaspetto paradossale.
Il presidente della Conape ci ha comunicato che dal primo settembre chiuderà larea verde in stato di abbandono antistante le nostre abitazioni che è di sua proprietà e, di conseguenza, chiuderà i viottoli in terra battuta, ricavati nellarea stessa, che permettono di raggiungere il parco creandoci un grosso problema di vivibilità, racconta una portavoce dei residenti, ricordando che i condomini hanno già dato mandato ad un legale per affrontare nelle sedi opportune il problema.
Considerando, però, i tempi della giustizia e limminenza della concretizzazione dellavvertimento i residenti di Parco Mari ritengono necessario lanciare un appello pubblico alle istituzioni comunali responsabili della decisione del presidente del Conape. Perché spiegano recintare larea è un obbligo imposto da una ordinanza sindacale che dispone di recintare e ripulire tutti i terreni, di proprietà privata, incolti come quello antistante il nostro condominio.
Nulla da dire se lintervento non chiudesse le tre stradine che da sempre consentono laccesso al condominio e che i residenti ritenevano fossero di proprietà comunale essendo stato realizzato, utilizzandone il percorso, un impianto di illuminazione pubblica in continuità con quello esistente su via Atellana e, nella stradina centrale, persino una rotonda, oggi coperta da erba spontanea, confermando lidea che larea fosse uno standard comunale, sul quale potrebbe, stando ai si dice, dovrebbe essere realizzato un parcheggio a servizio della stazione ferroviaria che in quel punto avrà limbocco del sottopassa daccesso da via Atellana.
Invece no, larea è privata e per rispettare lordinanza sindacale il proprietario la recinterà, cancellando dal primo settembre le stradine sterrate che danno accesso alle abitazioni dei residenti di Parco Mari. Un danno per centinaia di cittadini aversani al quale si aggiungerebbe anche la beffa perché nella comunicazione trasmessa dal Conape ci viene preannunciato dice la portavoce del gruppo una richiesta di risarcimento per i danni prodotti dalluso alle straduine private. Danni che sottolinea sono stati creati non dal passaggio delle nostre autovettura ma dagli interventi tecnici messi in atto dallEnel, dalla Telecom e dalle opere di metanizzazione.
Fin qui la segnalazione che necessita dellintervento chiarificatore dei responsabili comunali del settore affinché siano tutelati i diritti di tutti. Quelli dellEnte locale, espressi da un’ordinanza sindacale che va applicata, quelli del privato che deve tutelare la sua proprietà, quelli dei residenti che devono poteraccedere liberamente alle abitazioni.