L@D: “Passate le elezioni, finito l’inganno!”

di Redazione

 SANT’ARPINO. Il movimento politico “Sant’Arpino Libera@Democratica”, unitamente al gruppo consiliare, composto dai consiglieri Elpidio Iorio, Francesco Capone, Caterina Tizzano, Adele D’Angelo ed Elpidio Maisto, traccia un bilancio dei primi 50 giorni dell’Amministrazione Di Santo.

“E’ trascorso poco più di un mese dalle elezioni ed il sindaco Eugenio Di Santo già smentisce clamorosamente le promesse fatte in campagna elettorale, tartassando i cittadini e non rinunciando di fatto alla sua indennità di carica.

L’attuale sindaco mostra di fregarsene delle gravi difficoltà economiche in cui versa il Comune, i cui dipendenti fanno fatica a ricevere regolarmente lo stipendio, e la cui società Multiservizi è oramai prossima ad affogare nei suoi debiti.

Solo pochi giorni fa, in occasione dell’approvazione del consuntivo 2012, è stato ufficializzato lo sforamento del patto di stabilità a causa del quale nel corso di quest’anno il Comune subirà delle penalizzazioni nell’erogazione dei servizi e un taglio del 30% alle indennità di posizione dei funzionari. Lo sforamento impedisce inoltre di emettere provvedimenti per la stabilizzazione dei dipendenti comunali.

Infischiandosene di tutto ciò e smentendo se stesso, Eugenio Di Santo ha approvato una delibera di giunta in cui non rinuncia alla sua indennità, come promesso in campagna elettorale, ma la devolve alla ‘sua’ associazione ‘Padre Ziello’. Di Santo finge di rinunciare all’indennità con la mano destra e con la mano sinistra se la riprende attraverso la ‘sua’ associazione a ‘conduzione familiare’. A questa associazione ‘devolve’ finanche il trattamento di fine rapporto pari a 12mila e 500 euro che, sommato alle indennità giugno – dicembre 2013, significa portare nelle sue casse ben 25mila euro che diventano 35mila se si considerano i primi mesi dell’anno in corso, già riscossi.

La ‘furbata’ di Di Santo ha spiazzato persino gli assessori e i consiglieri di maggioranza che hanno provato molto imbarazzo. A questo punto ci chiediamo: perché ancora una volta ha rigiocato la ‘furbata’ della finta devoluzione, ingannando non solo l’intera popolazione ma anche gli stessi amici di maggioranza? Ed inoltre, dopo aver escluso il Gruppo di Padre Pio, perché adesso ha eliminato dalla ‘devoluzione’ anche la piccolissima quota per la Parrocchia di S.Elpidio?

Naturalmente su questo atto di giunta, che presenta non poche anomalie tecniche, e sulla stessa struttura dell’associazione ‘Padre Ziello’, che non si attiene a regole elementari di trasparenza e rendiconto, approfondiremo e non esiteremo eventualmente a denunciare.

Mentre Di Santo pensa a godersi la sua ‘cara’ indennità, nelle nostre case stanno arrivando le cartelle “acconto Tares” 2013, che si accavallano a quelle della Tarsu 2012 (inviate ai santarpinesi, con grande tempismo, la settimana dopo le elezioni), e tra pochi mesi arriveranno le cartelle del ruolo aggiuntivo Tarsu 2011.

Nel momento peggiore della crisi economica arrivano a casa dei santarpinesi contemporaneamente tre bollette sullo stesso argomento, mettendo a dura prova la pazienza delle famiglie sempre più in difficoltà. In tutto questo la Iap, la società privata di riscossione, persevera con i suoi madornali errori, causando non pochi disagi ai cittadini che spesso, a causa di orari non comodi, sono costretti a perdere giornate di lavoro per segnalare un errore.

E gli errori non mancano se si considera – così come hanno denunciato tantissimi cittadini – che sono rimasti inalterati gli errori Tarsu, che precedentemente erano stati sottoposti a correzione. Insomma la Iap non ha fatto nulla rispetto alle osservazioni dei cittadini. Problemi questi che evidentemente non interessano a Di Santo la cui vera priorità è l’indennità e il trattamento di fine rapporto, che per uno che non lavora non è poco!”.

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