“Non mettere in commercio ortaggi coltivati vicino alla discarica”

di Antonio Taglialatela

 ORTA DI ATELLA. Cinquemila metri quadri in cui sono abbandonati, e spesso dati alle fiamme, rifiuti di ogni genere, a fare da “cornice” a coltivazioni di frutta e ortaggi pronti alla raccolta e all’immissione sul mercato, dunque all’arrivo sulle nostre tavole.

Un allarme, quello che riguarda una discarica abusiva in località San Pancrazio, lungo il prolungamento di via Clanio, che viene lanciato dal geometra Nicola Iovinella, a pochi giorni dai sequestri compiuti proprio nella zona a cavallo tra le province di Napoli e Caserta, nella cosiddetta “Terra dei Fuochi”, dove sono stati rinvenuti rifiuti interrati in campi coltivati.

In un esposto inviato alle autorità competenti, Iovinella fa presente che in località San Pancrazio “non è documentata alcuna indagine del suolo, de sottosuolo e dell’aria, circa la possibilità dell’utilizzo e della coltivazione delle aree strettamente confinanti con la discarica”.

A parere del geometra, “le aree sono interessate da inquinamento/contaminazione, sia delle falde acquifere che dello stesso suolo e, quindi, delle sopraesistenti colture, dovuto principalmente a sicura perdita di percolato prodotto dalla discarica”.

Da qui la richiesta alle autorità di intervenire per evitare la raccolta, la distribuzione e il consumo degli ortaggi prodotti dalla colture vicino alla discarica, al fine di salvaguardare la salute pubblica.

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