Incarichi legali, opposizione denuncia sperpero di denaro pubblico

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. Ad una legittima richiesta di chiarimenti, circa i criteri adottati dal Comune di Orta di Atella per l’affidamento di centinaia di incarichi legali (se esiste un regolamento, un albo, almeno un elenco, ecc.) …

… è stato risposto (con tanto di nota scritta) che “il Sindaco ha la rappresentanza generale dell’Ente e indossa come distintivo la fascia tricolore con lo stemma della Repubblica da portarsi a tracolla”. Come dire: … questa è casa mia e qui comando io!

D’altra parte c’è stato chi, in atti processuali, ha descritto bene la personalità di chi intende “il Comune la sua casa. Orta di Atella il suo feudo!”

In questi tre anni (e parliamo solo di tre anni su oltre venti di devastazione amministrativa) sono stati distribuiti circa duecento incarichi legali (per la precisione dovrebbero essere 182), per una spesa complessiva di denaro pubblico e, quindi, di soldi dei contribuenti (riscossi con tributi e tasse comunali dalle aliquote più alte d’Italia) per oltre mezzo milione di euro. Sembra quasi che il comune “cerca” la lite. E la perde puntualmente!
Ad eccezione dei casi in cui, con tutta la buona volontà, era impossibile perdere (ci riferiamo ai processi amministrativi abusi edilizi, in cui la percentuale di rigetto dei ricorsi è superiore al 90%).

Quello che, però, è preoccupante, soprattutto per le tasche dei contribuenti, di certo, non per quelle del sindaco, è che si verificano, in questi anni, degli ingiustificati ritardi di pagamenti a fornitori del Comune, i quali per ottenere quanto gli spetta, si vedono costretti ad adire le vie legali. L’amministrazione è, a sua volta, “costretta” a difendersi ed a nominare un legale. Come finiscono queste “cause”? È abbastanza semplice da capire! Intanto, abbiamo speso migliaia e migliaia di euro di parcelle.

Ma la cosa ancor più strana è che esaminando l’elenco degli avvocati che hanno ricevuto incarichi si notano i “soliti” nomi. O meglio, i “soliti noti”.

A fare capolino è la, evidentemente, brava, dott.ssa Franca Meola (10 incarichi nel solo 2010), parente stretta del dott. Antonio Meola, docente universitario e componente del nucleo per il controllo di gestione del Comune di Orta di Atella (decreti sindacali 40 e 43 del 2012).

Mentre, la parte da leone, con oltre 20 incarichi e contratti per consulenze varie, l’avrebbe fatta l’avvocato Antonio Tommaso Sorvillo (omonimo dell’ex vicesindaco Giovanni Sorvillo). Sarà, anche lui, bravo!

L’esperto avvocato Sorvillo, però, è stato, negli ultimi tempi, abbondantemente superato in classifica dalla nostra concittadina Avv. Samantha Cerrone, figlia di Paolo, leader del Nuovo Psi e candidato alle ultime amministrative con Brancaccio sindaco.

La giovane Cerrone (già componente della commissione Pari Opportunità) ha, infatti, totalizzato la bellezza di 26 affidamenti da parte dell’esecutivo Brancaccio.

Pensate che solo nell’ultima riunione di giunta del 25 luglio scorso ha ricevuto ben 10 incarichi sugli undici affidati (l’undicesimo era un giudizio al Consiglio di Stato dove la giovane professionista ortese non poteva patrocinare).

Direte voi che si deve dare spazio ai giovani professionisti ortesi.

Non dimenticate che dietro gli atti di questa giunta c’è sempre un però.

L’Avv. Samanta Cerrone collabora nello studio legale con l’Avv. Francesco Petrella, legale di fiducia della famiglia Brancaccio per la “cura” del patrimonio immobiliare degli stessi.

Qualche dubbio, quindi, comincia a venirci sul principio di imparzialità nell’affidamento degli incarichi.

Fino a qualche mese fa, nello studio di cui sopra, inoltre, risultava associata anche la dottoressa Eugenia Petescia, già pluriaffidataria di precedenti incarichi legali dal comune di Orta.

Volete sapere chi è la dottoressa Eugenia Petescia. Ma è ovvio. È la moglie dell’avvocato Francesco Petrella.

Volete sapere come è finita la storia?
La dottoressa Petescia, il 14 marzo scorso, con decreto sindacale n. 27, ha ricevuto, direttamente dal Brancaccio e senza alcuna selezione, l’incarico di Responsabile del settore servizi di Staff (compreso l’ufficio legale dell’ente). Per tale incarico firma i visti di conformità delle delibere di giunta con cui si affidano incarichi legali, compresi quelli affidati alla Cerrone, associata e collaboratrice del marito Petrella, fino al febbraio scorso, associata anche di essa stessa.

La dott.ssa Petescia che rilascia pareri di conformità sulle delibere di giunta che affidano l’incarico difensivo ad una sua “ex” collega di studio ed attuale collaboratrice del marito Francesco Petrella, legale del Brancaccio.

Ma, poiché nel Comune di Orta di Atella v’è l’antica usanza di fare come per il maiale e “non si butta mai niente”, al momento dell’affidamento dell’incarico di responsabile dei servizi di staff alla dott.ssa Eugenia Petescia, i precedenti incarichi da questa ricevuti venivano revocati con delibere di giunta n. 69, 70, 71, 72, 73 e 74 del 10 maggio 2013 e riaffidati, udite udite, all’avvocatessa Cerrone. Quando si dice che deve restare tutto in “famiglia”.

Potete, però, stare tranquilli che approfondiremo nelle competenti sedi tutti i risvolti della vicenda!

I consiglieri comunali del Partito Democratico
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