Consiglio sui roghi, il Pd: “Negata apertura ad associazioni”

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. Dopo la richiesta del 27 giugno scorso, con cui i consiglieri comunali di opposizione chiedevano ufficialmente la convocazione di un Consiglio Comunale monotematico sulla problematica dei roghi tossici, …

… si è
svolta, nella giornata di lunedì 8 luglio, la conferenza dei capigruppo
propedeutica proprio alla convocazione dell’assise. In tale occasione, su
proposta del capogruppo Pd, è stata richiesta la convocazione di una seduta di
consiglio comunale “aperta” alle associazioni operanti e “particolarmente
attive” sul territorio comunale, in modo da garantire vero pluralismo ed un più
ampio coinvolgimento su una tematica comportante seri rischi per la salute di
tutta la popolazione.

Ribadiamo, infatti, che il consiglio comunale di
Orta di Atella ha il dovere di discutere della catastrofe ambientale che ogni
giorno minaccia le nostre terre. Dobbiamo insieme proporre soluzioni per
risolvere il drammatico problema delle discariche inquinanti sul nostro
territorio. Auspichiamo, dunque, di portare avanti un confronto su questo tema,
senza contrapposizioni faziose. La situazione è talmente grave che non
possiamo perderci dietro le appartenenze
politiche. C’è bisogno urgente di unire le forze per essere incisivi. Proprio
per questi motivi, riteniamo opportuno e doveroso invitare, anche, le
associazioni che, da anni, lottano per la tutela dell’Ambiente e del
Territorio, segnalando, prima di tutti, la pericolosità del fenomeno. La maggioranza
è, però, assolutamente, contraria e, per bocca del capogruppo, Alfonso Di
Giorgio, ha respinto la proposta di consiglio comunale “aperto”.

Come detto,
non staremo qui ad elencare le associazioni che “realmente” si battono per la
tutela della salute pubblica. Sembra strano, però, che, mentre tali sigle
associative vengono invitate a riunioni “ristrette”, per le quali l’assessore
competente si mostra “disponibilissimo” al dialogo, nel contempo, ad esse viene
negata la partecipazione diretta ad una seduta pubblica di consiglio comunale,
in cui discutere in modo chiaro. Il presidente del Consiglio comunale, in ogni
modo, ha garantito che l’assise cittadina sarà riunita entro la fine del mese
corrente. Potrebbe essere un primo passo in avanti,
anche se restiamo, sempre, convinti che la tutela dell’Ambiente potrà essere
affrontata, soltanto, con una programmazione ed una progettualità che riguarda
tutte le articolazioni della pubblica
amministrazione.

Non può prescindere da un progetto organico che miri alla
crescita sociale e culturale della nostra comunità. Non può non inserirsi in un
serio discorso di programmazione Urbanistica della città, in cui si discuta,
non solo, di edilizia privata e pubblica ma di Politiche del Territorio.
È passato circa un mese dall’adozione in giunta del
Piano Urbanistico Comunale (Puc). Non entriamo nel merito. Saranno altre le
occasioni.

Ma questo “silenzio assordante” da parte di tutte le forze politiche
e sociali, del mondo dell’associazionismo, delle categorie di settore, della
società civile e, non ultimo, della cosiddetta “cittadinanza attiva”, in merito
allo strumento di programmazione urbanistica, ci preoccupa non poco! Anche
perché stiamo parlando di Orta di Atella, città balzata agli onori della
cronaca nazionale proprio per questioni “urbanistiche” ed intrecci
tra politica ed affari; città con interi quartieri definiti da magistrati
“quartieri fantasma”. Tante sono le domande che mi vengono in mente:
perché tutto questo silenzio? quali sono gli interessi che si vogliono
tutelare? per nasconderli agli occhi dei più?

E’ possibile che ci sia ancora
qualcuno che possa pensare di replicare il becero “trasversalismo”,
che ci ha portati nelle condizioni in cui ci troviamo? Forse si tratta,
soltanto, di superficialità ed incompetenza, ma non dimentichiamo che tale
atteggiamento è quello preferito dai “furbetti del quartierino”, che
vorrebbero continuare ad arricchirsi, devastando l’Ambiente ed il Territorio di
Orta e tappando, con le solite promesse di appannaggi vari, la bocca di quelli
che hanno mostrato una coscienza civica. Cerchiamo di tenere alta l’attenzione
e non facciamoci piovere addosso! C’e’ sempre chi pensa di essere piu’ furbo
degli altri.

I
consiglieri comunali del Pd – Francesco Piccirillo, Giuseppe Roseto e Michele
De Micco

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