Condono edilizio, Schiappa: “Auspichiamo punto di equilibrio”

di Redazione

 MONDRAGONE. “La necessità della riapertura dei termini dell’ultimo condono edilizio – quello del 2003 – è stata spesso oggetto di fraintendimenti e distorsioni”.

Lo afferma il sindaco Giovanni Schiappa, che aggiunge: “In linea di principio nessuno è favorevole al condono in quanto tale, in quanto sembra essere una sorta di strada privilegiata per coloro che non hanno rispettato la Legge; manel 2003, l’allora Governo Berlusconi, emanò una legge nazionale di per sé abbastanza restrittiva.Il mancato coordinamento tra la normativa nazionale e quella regionale, con alcuni tecnicismi normativi di grande complessità, ha determinato di fatto l’impossibilità di usufruire di questa opportunità per molti cittadini della nostra Regione.La chiara posizione espressa più volte dalsenatore Nitto Palma e dall’onorevole Carlo Sarrode Il Popolo della Libertà sulla questione dei termini del condono edilizio del 2003, interpreta magistralmente la volontà degli amministratori locali del Pdl campano”.

“Il fenomeno – continua Schiappa – è relativamente ridotto per l’area di Mondragone, ma rimane il fatto che questo mancato raccordo tra norma nazionale e norma regionale ha impedito di usufruire di diritti ed opportunità che in altre regioni sono state riconosciute in modo automatico.Ci auguriamo che su questo tema spinoso – di competenza del legislatore nazionale – possa trovarsi un punto di equilibrio a favore delle reali esigenze dei cittadini. Noi Sindaci, insieme ad i territori, rimaniamo in attese delle superiori decisioni”.

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