Capodrise, completato il restyling dello stabile Iacp

di Redazione

 CAPODRISE. Conclusi, in meno di cinque mesi, i lavori di manutenzione straordinaria allo stabile Iacp di via San Pasquale, a Capodrise.

L’intervento di riqualificazione ha riguardato otto alloggi di edilizia popolare nella periferia Sud-est della città. I lavori sono stati disposti dal commissario dell’Iacp, Vincenzo Melone. La manutenzione straordinaria ha riguardato opere e modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti, anche strutturali, degli edifici e per realizzare e integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, senza modificare i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e senza mutare le destinazioni d’uso.

Questi lavori premiano l’insistenza e la tenacia di un gruppo di cittadini residenti, capitatati da Francesco Tartaglione, presidente dell’associazione culturale “Rainbow” e consigliere regionale delle Acli, che ha svolto un’impostante azione di intermediazioni tra le istituzioni.

«Senza l’interessamento del commissario Melone, cui va il nostro ringraziamento – avverte, però, Tartaglione -, e i buoni uffici del sindaco Angelo Crescente e dell’assessore ai lavori pubblici e all’urbanistica Gaetano Argenziano, non avremmo ottenuto questo risultato, che, ci auguriamo, sia solo l’inizio di un progetto più ampio di riqualificazione che riguarderà l’intero quartiere».

Per la verità, nella zona il comune di Capodrise aveva già manifestato la sua attenzione, qualche mese fa, quando ha provveduto alla bonifica dai rifiuti di alcune stradine. «In quel caso – rivela Tartaglione -, abbiamo fatto leva sulla sensibilità dell’assessore all’ambiente Giuseppe Montebuglio, che ci è stato molto vicino».

Le periferie residenziali non possono più essere considerate solo come luoghi caratterizzati dall’incoerenza, dall’assenza, dalla segregazione da contrapporre alla città storica, ma anche luoghi dove ci sono risorse fisiche e sociali da valorizzare. La rigenerazione delle zone urbane periferiche e marginali si configura, ormai, come elemento centrale dello sviluppo dell’intera città; una concezione della riqualificazione basata su criteri di equità, in cui le azioni implichino l’incremento del benessere anche per fasce di utenza debole, concorre indirettamente al miglioramento del benessere complessivo dell’intera società. «È fondamentale ripartire dalle periferie, facendo sì – conclude Tartaglione – che divengano parti vive delle città».

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