MADDALONI. Il coraggio di denunciare i taglieggiatori consentì, ai carabinieri della compagnia di Maddaloni, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, di eseguire, lo scorso 3 luglio, unordinanza di custodia cautelare in carcere …
… nei confronti di tre indagati appartenenti al gruppo camorristico di Maddaloni affiliato al clan Belforte, operante nei comuni di Marcianise, Capodrise, San Marco Evangelista e San Nicola la Strada. Ciò non è bastato però a far cambiare idea al clan che ha mandato, nella sede della società taglieggiata, altri due affiliati per continuare il discorso iniziato e poi interrotto dai carabinieri con larresto dei tre sodali.
Tutto ciò, però, non è sfuggito allattenzione dei militari dellArma che, valutando probabile questa ipotesi hanno continuato ad effettuare una vigilanza dedicata avviando unattività info-investigativa sotto il costante coordinamento della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
Ed è proprio a seguito di ciò che i carabinieri hanno intercettato e bloccato unautovettura, con a bordo due soggetti, pregiudicati, Arcangelo Maietta, 26 anni, e Domenico Tostelli, 29 anni, appena usciti dal piazzale dellazienda, che, avvalendosi delle condizioni di assoggettamento e omertà derivanti dallappartenenza al sodalizio criminale, hanno posto in essere unulteriore richiesta estorsiva, come poi, ancora una volta, coraggiosamente confermato dagli stessi amministratori.
I due, quindi, sono stati tratti in arresto per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso ed associati alla casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere. La fiducia riposta nelloperato delle forze dellordine da parte di coraggiosi cittadini è stata, ancora una volta, adeguatamente ripagata. Che il coraggio di pochi sia da esempio per molti.