“Cambiamo Noi”, i radicali raccolgono firme per referendum

di Redazione

 MADDALONI. Domenica 14 luglio si è svolto un tavolo referendario sui 12 quesiti radicali, in piazza della Pace, a Maddaloni, dalle ore 10 alle 13.

Hanno firmato al banchetto una quarantina di cittadini, esprimendo la loro solidarietà e il loro sostegno per i quesiti referendari. Erano presenti Luca Bove e Francesco Giaquinto, rispettivamente segretario e presidente dell’associazione radicale “Legalità e Trasparenza”, il libertario Domenico Letizia dei Radicali Italiani e Giuseppe Maria Ferraro.

Hanno aderito alla campagna referendaria i “Socialisti e Democratici” con Andrea Mataluna, i Giovani Democratici di Maddaloni, e hanno firmato tutti i quesiti Andrea De Filippo, già candidato a sindaco alle scorse amministrative con la lista “Maddaloni nel Cuore”, e Gigi Bove, consigliere comunale del Pdl.

Luca Bove e Letizia annunciano che “nelle prossime settimane sarà possibile firmare i quesiti referendari radicali in tutta la provincia” e che “sono in preparazione una serie di iniziative territoriali per la pubblicizzazione delle tematiche referendarie sui diritti civili e la giustizia giusta. Invitiamo tutti i cittadini ad aderire andando anche a firmare negli uffici comunali”.

Di seguito l’elenco dei referendum, il cui contenuto è possibile approfondire sui siti www.cambiamonoi.ite www.referendumgiustiziagiusta.it
  • Abolizione Finanziamento pubblico partiti
    Per abolire il finanziamento pubblico dei partiti e la truffa dei rimborsi elettorali.
  • 8xmille
    Per lasciare allo Stato le quote di chi non esprime una scelta.
  • Custodia cautelare
    Per limitare il carcere preventivo, cioé prima della sentenza di condanna, ai soli reati gravi.
  • Divorzio breve
    Per eliminare l’inutile obbligo di tre anni di separazione ­­prima di poter chiedere il divorzio.
  • Droghe: niente carcere per fatti di lieve entità
    Per eliminare quelle norme che riempiono inutilmente le carceri e paralizzano la giustizia.
  • Ergastolo
    Per abolire il carcere a vita ed ottenere una pena detentiva che abbia la finalità di rieducare il condannato.
  • Lavoro e immigrazione*
    Per abrogare quelle norme discriminatorie che ostacolano il lavoro e il soggiorno regolare degli stranieri.
  • Magistrati fuori ruolo
    Per far rientrare nei Tribunali le centinaia di magistrati attualmente dislocati ai vertici della pubblica amministrazione per smaltire l’enorme debito giudiziario.
  • Responsabilità civile dei magistrati*
    Perché i cittadini possano ottenere dal magistrato, e in tempi rapidi, il giusto risarcimento dei danni a seguito di irregolarità e ingiustizie da loro subite.
  • Separazione delle carriere dei magistrati
    Per ottenere la garanzia di essere giudicati da un giudice terzo obiettivo ed imparziale che abbia una carriera diversa da quella del Pubblico ministero che accusa.
Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico