Una ragazza australiana: “Stuprata a 11 anni durante vacanze in Italia”

di Antonio Taglialatela
 ROVIGO. Aveva 11 anni quando, durante una vacanza in Italia, per fa
visita ad alcuni familiari, sarebbe stata stuprata da un suo parente, un
imprenditore di Lendinara.

L’accusa arriva da una ragazza australiana, oggi
18enne, che giovedì mattina ha testimoniato in aula, davanti ai giudici del
tribunale di Rovigo. Gli episodi, sette, di palpeggiamenti e abusi, sarebbero
avvenuti nel 2004. In un’occasione la bambina sarebbe stata trascinata anche in
cantina. La giovane aveva fornito già la propria ricostruzione dei fatti in un
filmato registrato dalla polizia australiana. Poi la rogatoria internazionale e
l’invio degli atti alla procura di Rovigo. Ma lei ha deciso di tornare in
Italia e presentarsi all’esame dei giudici, avvenuto rigorosamente a porte
chiuse.

La difesa, affidata all’avvocato Marco
Petternella
del foro di Rovigo, ritiene infondate le accuse e ha posto l’accento
su alcuni momenti in cui la ragazza non avrebbe ricordato perfettamente i fatti.
Mentre secondo la parte civile, rappresentata dall’avvocato Daria Pesce del foro di Milano, la
deposizione della giovane è stata soddisfacente e coerente con l’impostazione accusatoria.

Durante l’udienza sono stati ascoltati anche la madre e lo zio della madre che
all’epoca erano anch’essi in Italia per la vacanza. Presente anche il padre che
nel 2004 rimase in Australia ma che ha sottolineato come, al ritorno, la figlia
fosse triste e ombrosa. L’udienza è stata aggiornata al 10 ottobre per l’audizione
di altri testimoni. Il 31 ottobre la sentenza.

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