Tragedia al Parco di Pinerolo: uomo sbranato da tigre che accudiva

di Redazione

 TORINO. E’ stato sbranato da una delle tigri che accudiva nell’ex parco ornitologico Martinat di Pinerolo, nel torinese.

Vittima un uomo di 72 anni, Mauro Lagiard, proprietario di felini. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, intervenuti sul posto, l’anziano sarebbe entrato in una gabbia per dare da mangiare all’animale, che però l’avrebbe aggredito. A dare l’allarme è stata la moglie, Carla Agosteo,che ha sentito urlare il marito.Ma quando i soccorritori sono arrivati per l’uomo non c’era più nulla da fare. Anche perché, prima di poter avvicinare il 72enne,ci è voluta circa un’ora per sgomberare le tigri dalla “zona pranzo” in cui si trovavano e farle rientrare nelle loro gabbie.

Sviluppato su 80mila metri quadrati, il parco Martinat è situato sulle zone collinari ai confini di Pinerolo e San Pietro Val Lemina. Nato a metà degli anni Novanta per volere di Sergio Martinat, era stato preso in gestione dal figlio Giorgio. Nel 2009 la mancanza di fondi aveva portato alla chiusura e a un tentativo di riconversione in un parco solo ornitologico, prevalentemente con pappagalli. I grandi felini erano però solo ospiti del parco e di proprietà della coppia d’anziani, che vivevano a ridosso del parco in un container, e non volevano vedere gli animali trasferiti in un’altra struttura.

Dalla chiusura del parcoè in atto una polemica che ha visto diverse denunce dei residenti. Le tigri, una decina, non sono state sterilizzate e qualche mese fa erano nati cinque cuccioli. Da mesi l’amministrazione comunale era impegnata a cercare una soluzione. L’ultimo incontro tra i proprietari degli animali e il sindaco di Pinerolo, Eugenio Buttiero, si era tenuto giovedì scorso. Il Comune aveva anche emesso un’ordinanza per trasferire gli animali in un luogo sicuro, ma non era ancora stata trovata un’area adeguata.

Lagiard, da quanto si apprende, era già stato ferito, anche gravemente e più volte, dalle sue tigri, ma aveva sempre cercato di spiegare quei fatti in qualche modo. Una volta disse ai medici che lo avevano soccorso che era stata “colpa” sua, perché aveva messo un profumo e una tuta diversi e che non aveva permesso alle tigri di riconoscerlo. Le tigri che hanno sbranato l’anziano sono state prese in carico dai veterinari dell’Asl Torino 3. La loro sorte sarà decisa dalla magistratura.

“Le tigri non smettono mai di essere felini con una grossa aggressività, anche se vengono trattati bene e anche se in cattività da molto tempo, possono interpretare anche solo un gesto inusuale, un odore, come un messaggio specifico e andare all’attacco. La situazione nel vecchio parco tigri di Martinat, a Pinerolo, è in effetti una situazione delicata alla quale da anni si cercava una soluzione”. A parlare è il presidente dell’Ordine dei veterinari di Torino, Thomas Bottello. “Il problema – ha aggiunto – è che la vittima era il proprietario degli animali che li aveva sempre gestiti a modo suo permettendo anche che si riproducessero, per cui è sempre stato difficile interagire con lui in modo definitivo”.

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