Shalabayeva, il Pd voterà no alla sfiducia ad Alfano

di Redazione

 ROMA. Il Partito democratico voterà contro la mozione di sfiducia nei confronti di Angelino Alfano presentata da M5S e Sel e che sarà votata venerdì 19 luglio.

Lo ha deciso l’assemblea dei senatori del Pd che ha respinto la richiesta dei renziani: 80 hanno votato a favore del respingimento della mozione, mentre in 7 si sono astenuti.

Nel corso della mattinata, durante la tradizionale cerimonia del Ventaglio è arrivata dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano un forte richiamo a favore della continuità con il governo Letta. Se viene messa “a repentaglio la continuità di questo governo” ha spiegato il capo dello Stato “i contraccolpi a nostro danno, nelle relazioni internazionali e nei mercati finanziari, si vedrebbero subito e potrebbero risultare irrecuperabili”. E ha lanciato il monito: “Non ci si avventuri a creare vuoti, a staccare spine”.

Il presidente della Repubblica ha quindi invitato a sgomberare “il terreno da sovrapposizioni improprie, come quella tra vicende giudiziarie dell’onorevole Berlusconi e prospettive di vita dell’attuale governo”. Sul caso Shalabayeva il capo dello Stato ha difeso l’operato dell’esecutivo riconoscendo che “il governo ha opportunamente deciso” di sanzionare i comportamenti di alcuni funzionari che “hanno assunto decisioni non sottoposte al necessario vaglio dell’autorità politica e non fondate su verifiche e valutazioni rigorose”. Responsabilità oggettive per singoli ministri sono “assai delicate e azzardate da evocare”.

Infine, anche un breve cenno al caso Calderoli e gli insulti rivolti al ministro Kyenge: “E’ tempo di levare un argine comune” contro “l’ingiuria indecente e aggressiva, specie se a sfondo razzista o maschilista” ha dichiarato Napolitano.

Intanto, però, dagli eletti renziani chiedono nuovamente al Pd di presentare una mozione di sfiducia nei confronti del ministro Alfano. In mattinata inoltre si è svolto un vertice di maggioranza per affrontare i nodi di Imu e Iva. In una nota pubblicata sul sito di Palazzo Chigi, in particolare, si legge che viene confermato “l’impegno – entro il termine di legge del 31 agosto – a imprimere un’accelerazione al pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione, a fornire soluzioni strutturali per il superamento dell’Imu sulla prima casa nell’ambito di una revisione della tassazione sugli immobili, a individuare le coperture per evitare l’aumento dell’Iva che scatterebbe dal 1 ottobre, ad attuare provvedimenti in materia di ammortizzatori sociali e questione-esodati”.

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