Scalea, arrestata per mafia tutta la Giunta

di Mena Grimaldi
 COSENZA. Tutta la Giunta di Scalea, compreso il sindaco, è finita in manette.

E’ il risultato dell’operazione “Plinius” condotta dal comando provinciale dei carabinieri di Cosenza che oggi hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Catanzaro, Gabriella Reillo, nei confronti di 38 persone.

Tutti sono indagati per associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso esterno in associazione per delinquere di tipo mafioso, sequestro di persona, detenzione e porto di armi comuni e da guerra, estorsione, rapina, corruzione, turbativa d’asta, turbata libertà del procedimento amministrativo, concussione, falso, istigazione alla corruzione e minaccia, tutti aggravati dal metodo mafioso. Sono 21, invece, i denunciati in stato di libertà.

L’indagine dei carabinieri di Scalea era partita dopo che il sindaco e gli assessori erano stati notati a cena con pluripregiudicati. Colpita la cosca Valente-Stummo, attiva a Scalea e nei Comuni vicini. Clan che, secondo gli investigatori, è subordinato ai Muto di Cetraro.

Secondo l’accusa, nelle elezioni del marzo 2010, la coscasarebbe riuscita a far eleggere propri candidati al Comune di Scalea, i quali si sarebbero poi prodigati per concedere appalti a imprese legate alla stessa organizzazione criminale. Tra gli arrestati anchefunzionari e tecnici comunali.

I militari dell’Arma hanno sequestrato beni per 60 milioni di euroche, secondo l’accusa, sono riconducibili ai vertici della cosca Valente-Stummo, ad amministratori locali, a imprenditori e a professionisti. I sequestri sono stati eseguiti principalmente sul versante tirrenico-cosentino ma anche inUmbria e Basilicata.

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