Papa Francesco a colloquio Letta, Marino e Alemanno

di Redazione
Papa FrancescROMA. La visita di Papa Francesco a Lampedusa sarà un’occasione per “piangere i
morti e dimostrare che mentre a Nord ci sono i ricchi che sprecano,
dall’altra parte c’è un Sud che lascia tutto per tentare la fortuna e
spesso trova la morte”.
Lo ha spiegato il segretario del pontefice
Xuereb, mentre il vicario della curia di Agrigento, Vutera, ha aggiunto
che Bergoglio dovrebbe incontrare un gruppo ristretto di isolani,
composto da ammalati, persone semplici, pescatorì. Oggi udienza del
pontefice a Letta: mezz’ora di colloquio con al centro i temi del lavoro
e la recente visita del premier in Terrasanta. In udienza anche il
sindaco di Roma, Ignazio Marino, che annuncia: “Il Santo Padre ha accolto l’invito
a venire presto in Campidoglio”.


Nel colloquio tra il Papa e il
premier Enrico Letta si è parlato delle “principali prove” che l’Italia e
l’Unione Europea “stanno sostenendo, in particolare, a proposito
dell’adozione di misure che creino e tutelino l’occupazione, soprattutto
giovanile”. Lo riferisce una nota della sala stampa vaticana. Durante i
“cordiali colloqui” del premier Letta prima con Francesco e quindi
con il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, “ci si è
soffermati sulla situazione sociale e sulle principali prove che i
cittadini e le istituzioni dell’Italia e dell’Unione Europea stanno
sostenendo, in particolare, a proposito dell’adozione di misure che
creino e tutelino l’occupazione, soprattutto giovanile”.
Si è poi
riconosciuto “il fattivo apporto che le famiglie italiane e le
istituzioni della Chiesa continuano a fornire alla stabilità del Paese”,
riferisce ancora il comunicato della sala stampa. “Non si è mancato,
inoltre – prosegue -, di considerare alcuni temi di politica
internazionale, con una preoccupata attenzione all’evoluzione del
contesto civile e istituzionale dei Paesi appartenenti all’area
mediterranea e mediorientale”. È stato infine ribadito, conclude la
nota, “il positivo convincimento delle Parti di proseguire nella
reciproca collaborazione per il progresso della Nazione italiana e per
il bene della comunità internazionale”.


La fragilità sociale, il disagio
nelle periferie e le emergenze casa e lavoro nella Capitale. Questi
alcuni dei temi affrontati durante l’incontro tra Papa Francesco e il
sindaco di Roma, Marino, in Vaticano. Un colloquio “lungo e articolato”,
durato circa 45 minuti, ma soprattutto “cordiale” e centrato sui
problemi della città di Roma.
“Abbiamo parlato soprattutto della
fragilità sociale – racconta Marino -, del disagio delle nostre
periferie, delle persone e famiglie che vivono senza casa, di una città
che possa offrire le stesse opportunità di studio a un bimbo a
prescindere dalla classe sociale a cui appartiene. Il Santo Padre è
stato molto interessato e mi ha fatto molte domande soprattutto sui
progetti di sussidiarietà e credo abbia apprezzato il fatto che noi
vogliamo investire molto nelle emergenze casa, lavoro e nel disagio
sociale”.
“Abbiamo anche parlato del suo breve viaggio a Lampedusa –
continua il chirurgo dem – e del dolore dei migranti. La prima domanda
che il Santo Padre mi ha fatto – aggiunge poi sorridendo il primo
cittadino – è stata “spero sia venuto in bici”. Io ho risposto che la
mia mamma era contraria ma alla fine ho deciso di venire in bicicletta.
Lui mi ha detto “fa bene, continui ad andare in bici per le strade della
nostra città”.
Ad accompagnare all’udienza privata il sindaco la sua
famiglia: “Il Papa si è intrattenuto con mia madre di 91 anni e poi l’ha
accompagnata fino alla porta a braccetto” dice Marino. “Avevo
incontrato diverse volte Giovanni Paolo II ma oggi è stato un momento
emozionante perchè rappresentavo i romani e le romane. Mi sono anche
commosso – confessa il sindaco – quando con il Santo Padre abbiamo
ricordato un amico comune il cardinal Martini”.


“Il tema principale di cui abbiamo discusso è
stato quello della partecipazione politica. Il Papa era sorpreso che
solo il 45% dei romani fosse andato a votare al ballottaggio”. Così l’ex
sindaco di Roma Gianni Alemanno che questa mattina ha avuto un incontro
con Papa Francesco. “Abbiamo discusso della possibilità, attraverso la
formazione, di riportare la gente alla politica – ha aggiunto – Il Papa
ha sottolineato che la politica è una delle più alte forme di carità e
il suo valore deve essere ripristinato. Mi ha dato qualche consiglio e
detto di leggere una pastorale scritta da alcuni vescovi francesi sulla
rigenerazione della politica”.
chi gli ha chiesto se fosse stato un
caso che il suo colloquio si fosse svolto nella stessa giornata di
quello del neo eletto sindaco Marino ha risposto: “Credo
sia stato un incontro causale. Ho visto anche altri esponenti politici
come Enrico Letta. Io avevo chiesto subito dopo le elezioni un incontro
per un commiato ed un saluto e sono andato con mia moglie Isabella”.
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