“Napoli violenta”, due omicidi e due accoltellamenti in una notte

di Antonio Taglialatela

 NAPOLI. Due omicidi, una rapina con accoltellamento e una lite per motivi di viabilità, anch’essa culminata con un fendente. Tutto questo in una sola notte, quella tra sabato e domenica, a Napoli.

Un 25enne, Vincenzo De Stasio, è stato trovato all’alba, ucciso a colpi di arma da fuoco, all’interno di una Fiat Panda nella zona della stazione centrale, al corso Arnaldo Lucci. L’omicidio, secondo i carabinieri, è riconducibile a una lite familiare per un fidanzamento non gradito. A sparare il padre della sua fidanzata, che si è poi costituito in una caserma di San Gennaro al Vesuvio. L’uomo, di 46 anni, ha confessato il delitto e raccontando di aver reagito quando il giovane ha estratto una pistola durante la lite.

Era contrario alla relazione tra la figlia 19enne e la vittima, le cui compagnie non gli piacevano. Sabato sera il chiarimento avvenuto in una strada di Acerra, nel Napoletano, con un colpo di pistola che sarebbe partito in maniera accidentale durante la colluttazione dalla pistola con matricola abrasa in possesso del ragazzo, a detta del 46enne. Quest’ultimo ha poi caricato in auto De Stasio per portarlo in un ospedale a Napoli ma, arrivato nella zona della stazione centrale, si è reso conto che non c’era più niente da fare. A quel punto è andato dai carabinieri ed ha riferito loro dove potevano trovare il cadavere.

AGGUATO A PIANURA. Un’altro giovane, Vincenzo Birra, 26 anni, è stato assassinato in un agguato in contrada Spadari, nel quartiere di Pianura. Gli investigatori ritengono la vittima legata ad un clan della zona, i Mele. Il corpo è stato trovato alle 7,10 dai proprietari di un fondo agricolo che hanno chiamato la polizia. L’autopsia potrà stabilire il momento esatto dell’uccisione. E’ stato ucciso con un colpo che gli ha perforato la mascella. Il 26enne era uscito dal carcere lo scorso mese di marzo.Guerra tra clan di Pianura o scontro interno, le due ipotesi degli investigatori.Lo scorso 28 giugno fu ammazzato Fosco Di Fusco, nello stesso quartiere, in via Cannavino. L’uomo, di 46 anni, fu chiamato al citofono dai sicari: scese in strada e fu ucciso. Di Fusco era legato al clan Pesce-Lago che si contrappone ai Mele per il controllo dei traffici illeciti.

Napoli, ucciso dal padre della fidanzata – VIDEO

RAPINA AL VOMERO.

In via Albino, nel cuore del Vomero, quartiere collinare diNapoli, un giovane di 27 anni, che si trovava con altri amici in un locale, è stato accoltellato da due rapinatori. In base alla versione fornita dal giovane, i due malviventi volevano rapinarlo, armati di coltello, ma lui ha reagito, tirando un calcio contro uno dei rapinatori, facendogli schizzare via il coltello. L’arma avrebbe compiuto un’iperbole per poi conficcarsi nel piede del 27enne. La polizia sta verificando le dichiarazioni rese dalla vittima e svolgendo indagini per fare chiarezza sull’accaduto.

LITE IN PIAZZA LEONE. In piazza Leone, invece, due cugini che si trovavano a bordo di un’auto hanno avuto un diverbio per motivi di viabilità con due persone che erano in sella ad una moto. Prima gli insulti, poi il conducente della vettura, che ha 22 anni, è venuto alle mani con i due in moto. A un certo punto, uno dei motociclisti ha impugnato un coltello e lo ha ferito allo stomaco. Gli aggressori sono poi fuggiti. Il 22enne è stato portato all’ospedale ‘San Giovanni Bosco’ per le cure. Le sue condizioni non sono gravi. Sul fatto indaga la polizia.

A GRAGNANO GIALLO SU MORTE ANZIANO. Giallo, invece, a Gragnano per la morte di un anziano trovato in strada, la sera dello scorso 7 luglio, con le ossa fratturate e in fin di vita. Trasportato al pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo, di Castellammare di Stabia, Giuseppe Di Massa, pensionato di 78 anni, ha lottato tra la vita e la morte per cinque giorni.

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