Il Papa istituisce una commissione per tagliare i costi del Vaticano

di Mena Grimaldi
 ROMA. Continua la
“rivoluzione” all’interno della chiesa ad opera di Papa Francesco.

Costituita, infatti, una Commissione referente che
dovrà raccogliere “puntuali informazioni sulle questioni economiche interessanti
le Amministrazioni vaticane”, al fine di favorire “la semplificazione e razionalizzazione
degli Organismi esistenti e ad una più attenta programmazione delle attività
economiche di tutte le Amministrazioni vaticane”.

Papa Bergoglio dunque, vuole
vederci chiaro nelle finanze vaticane. A spiegarlo è stato lui stesso nel
chirografo, cioè un documento autografo, pubblicato venerdì.

Come si legge nel
comunicato della sala stampa vaticana, la commissione “raccoglie informazioni,
riferisce al Papa e coopera con il Consiglio dei Cardinali per lo studio dei
problemi organizzativi ed economici della Santa Sede”, al fine di preparare
riforme nelle istituzioni che amministrano la Santa Sede, recita il comunicato
della sala stampa vaticana.

Le finalità e le attribuzioni della Commissione
sono descritte dettagliatamente nel Chirografo stesso. I membri della Commissione
sono laici, esperti di “materie giuridiche, economiche, finanziarie e organizzative”,
già illustri consulenti o revisori di istituzioni economiche vaticane od
ecclesiastiche.

Unico ecclesiastico è il Segretario. “Ciò – si legge – offrendo
il supporto tecnico della consulenza specialistica ed elaborando soluzioni strategiche
di miglioramento, atte ad evitare dispendi di risorse economiche, a favorire la
trasparenza nei processi di acquisizione di beni e servizi, a perfezionare
l’amministrazione del patrimonio mobiliare e immobiliare, ad operare con sempre
maggiore prudenza in ambito finanziario, ad assicurare una corretta
applicazione dei principi contabili ed a garantire assistenza sanitaria e
previdenza sociale a tutti gli aventi diritto”.

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