Francesco nelle favela di Rio: qui c’è fame anche di dignità

di Mena Grimaldi
 ROMA. “La realtà
può cambiare, non siete soli. La Chiesa è con voi. Non abituatevi al male. Qui
c’è fame di pane, ma anche di dignità”.

Sono state queste le parole che Papa Francesco ha detto agli abitanti
delle baraccopoli della favela Varginha. Varginha, 2.500 abitanti, è una delle
più note della metropoli carioca, situata fra una strada molto trafficata ed un
ex raffineria di petrolio, nei pressi dell’aeroporto e di basi militari.

La zona
è soprannominata “La striscia di Gaza” a causa della forte presenza di
criminalità e per l’uso di crack.Papa Bergoglio è giunto alle ore 15.55
(ora italiana) nella favela di Varginha, a nord di Rio, arrivando a bordo della
papamobile il cui percorso è stato continuamente rallentato e arrestato dalla
gente che lo ha voluto salutare e stringergli la mano.

Migliaia di persone sono
accorse per dare il benvenuto al Vicario di Cristo, nonostante le avverse
condizioni climatiche. Durante la sua visita, il Pontefice ha fatto visita ad
una delle case nella favela.

Una piccola casa modesta, dipinta di giallo
all’esterno, mentre quasi tutte le altre baracche non hanno intonaco, dove era
atteso. Nessuno sapeva quale fosse esattamente la famiglia scelta dal parroco.

Il
Papa è entrato accompagnato dall’arcivescovo Joao Orani Tempesta. Un cartellone appeso su un palo da il
benvenuto al Pontefice: “Bienvenido a nossa comunidade Papa Francisco”.

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