ROMA. Sul decreto cosiddetto del Fare il governo pone la fiducia alla Camera. Ad annunciarlo il ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini.
La presidente dellAula di Montecitorio, Laura Boldrini, ha quindi sospeso la seduta di martedì mattina, convocando per le ore 12 la conferenza dei capigruppo in cui sarà deciso il prosieguo dei lavori assembleari.
Franceschini ha spiegato che Lega e Sel hanno ridotto i loro emendamenti, così come la maggioranza, che si è limitata a sole dieci richieste di modifica del testo. La stessa disponibilità non è arrivata dal Movimento 5 Stelle che ha proposto di ritirare alcuni emendamenti in cambio dellapprovazione di altri. Ma quando la maggioranza ha ritenuto alcuni di essi inammissibili per ragioni di copertura gli attivisti hanno chiesto il voto su tutti gli emendamenti.
Franceschini ha così motivato la scelta dellesecutivo Letta: Da qui alla pausa estiva dei lavori parlamentari abbiamo un calendario complicato: bisogna esaminare sei decreti legge, le leggi europee, il ddl di riforma costituzionale, il testo sul finanziamento pubblico ai partiti e quello sullomofobia. Affrontare il voto su 800 emendamenti al decreto legge Fare non consentirebbe di riuscire ad esaminare tutto in tempo.