Concordia, Schettino chiede patteggiamento. Domnica: “Perche’ e’ unico imputato?

di Redazione

 GROSSETO. Domnica Cemortan, la famosa moldava della Costa Concordia, ha rubato quasi tutta la scena a Francesco Schettino, mercoledì mattina, a Grosseto, per l’udienza del processo sul naufragio dell’Isola del Giglio, che vede il comandante di Meta di Sorrento come unico imputato.

Quando la 25enne dell’Est Europa è entrata in aula, per prendere posto tra le parti civili, tutti i flash sono stati per lei. La difesa di Schettino ha annunciato che riproporrà la richiesta di patteggiamento, già respinta in sede di udienza preliminare, per una condanna a tre anni e cinque mesi.

L’ex comandante della Concordia è imputato di omicidio plurimo colposo, lesioni plurime colpose, naufragio per l’incidente che il 13 gennaio 2012 causò 32 morti e centinaia di feriti, oltre a ingenti danni. La compagnia Costa, invece, è parte civile, insieme ai naufraghi, ai familiari delle vittime, al Comune del Giglio e ad numerosi altri soggetti.

“Una cosa che va chiarita è che l’incidente della Costa Concordia non fu dovuto ad un cosiddetto inchino, ma fu un piacere che il comandante Schettino volle fare a Tievoli, perché i suoi familiari che vivono al Giglio assistessero al passaggio ultra ravvicinato sotto costa”, ha sostenuto il procuratore Francesco Verusio, parlando con i giornalisti in una pausa del processo. Antonello Tievoli è un maitre di bordo che, emerse già subito dopo il naufragio, aveva un rapporto di amicizia con Schettino.

La moldava Domnica, anch’essa parlando con i cronisti, si è dichiarata “sorpresa che a questo processo ci sia un solo imputato, Francesco Schettino. Era alla guida di una nave, mica di un’automobile”. La Cemortan auspica “che emerga tutta la verità, soprattutto per le vittime”.

Intanto, la Procura di Grosseto conta di concludere il processo in tempi rapidi, entro la prima parte del 2014.

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